Ormai l’avranno notato anche i più distratti: su queste pagine c’è sempre spazio per il Jazz. E senza limitazioni di sorta, con un solo, fondamentale requisito: che ci siano gusto e qualità di interpretazione.
Nessun rischio in tal senso nell’album White Christmas pubblicato prima delle feste da Gigi Cifarelli, un personaggio centrale nel mondo della sei-corde nel nostro paese.
Sul palco con giganti come John Scofield, Mike Stern, Bireli Lagrene e Scott Henderson (il top per quanto concerne la chitarra nell’ambito jazz-fusion), la consistente esperienza di Cifarelli non si limita tuttavia al solo genere di riferimento, come testimoniato dalle tracce lasciate negli anni nei lavori di Mina e Renato Zero, giusto per spendere due nomi.
E poi c’è la discografia personale, della quale l’album in oggetto rappresenta il quinto episodio complessivo tra LP ed EP live e in studio.
Un disco pensato nel lockdown e realizzato giusto in tempo per l’uscita nel periodo natalizio, White Christmas si presenta in una tracklist di otto arrangiamenti di brani sul tema, rigorosamente rivisti in una sobria e gustosa chiave jazzistica.
Come anticipato, Gigi mette al servizio dell’occasione non soltanto la ben nota abilità chitarristica, ma anche un’interpretazione vocale caratteristica e godibile che contribuisce costruttivamente alla resa di un’adeguata atmosfera.
Atmosfera alla quale contribuiscono con grande efficacia tutti gli artisti coinvolti da Cifarelli in questo progetto, a partire da Yazan Greselin, Matteo Frigerio, Enrico Santangelo e Dario Tanghetti (già in altre occasioni al fianco di Gigi), passando per Ilaria Pregnolato, Sofia E. Fragile e Alice Clerici (che hanno prestato le rispettive voci), fino al produttore Piero Billeri, che si è anche divertito col sax nel brano di apertura.
White Christmas è un disco che scorre via in grande piacevolezza, grazie all’abilità degli interpreti che divertono e si divertono sensibilmente nel corso della performance, trasmettendo in maniera adeguata quel sentimento di serenità caratteristico del periodo di riferimento.
Ok, non è Natale: e quindi? È la Musica a creare l’atmosfera, non il contrario. Sarà che poi, a me, l’aria di Natale manca proprio quando la festività è così lontana.
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