HomeMusica e CulturaDischi & LibriAcustico ed elettronica convergono in un EP

Acustico ed elettronica convergono in un EP

Saper far convivere due elementi musicali non automaticamente compatibili è di certo un buon biglietto da visita quando si tratta di presentare un disco.

Non che i contenuti del lavoro di cui vi parlo oggi si riducano tutti a questo aspetto; tuttavia mi sembra un ottimo punto di inizio per raccontare le mie impressioni riguardo Stesi sull’asfalto, EP di esordio del cantautore Bastiano.

Sull’autore

Al secolo Luca Bastianello, artista originario del vicentino con un (mi si conceda il campanilismo sullo strumento) nobile passato da bassista Rock tra le fila di formazioni della città veneta; l’attitudine per le corde grosse si interseca a un certo punto del percorso con la personale esigenza di esprimersi attraverso il ruolo del cantautore.
Come spesso accade, una volta dato sfogo alla necessità espressiva si è palesata quella di condivisione di quanto creato. Non desiderando però metter su una band, si è rivelato fondamentale in tal senso l’incontro tra Bastiano e Alberto De Rossi, musicista e produttore già al fianco di L’Aura e Alexia.

Questa collaborazione ha permesso di realizzare la volontà dell’artista di dare al proprio materiale una forma che mescolasse il tradizionale elemento cantautoriale a base di chitarra e voce con gli elementi elettronici rappresentati dai synth e dai loop: è su questo copione che Stesi sull’asfalto è venuto alla luce.


Un EP tra due mondi

E allora partiamo proprio da questa caratteristica, perché l’ascolto del disco lascia un piacevole retrogusto anche grazie alla commistione tra i due elementi, miscelati con grande equilibrio delle dosi senza che l’una prevalga mai sull’altra in maniera da provocare indesirate alterazioni delle parti e del tutto.

Il distintivo tratto vocale di Bastiano e la generosa presenza della chitarra acustica, suonata dallo stesso Luca con efficacia e che beneficia di un godibile timbro brillante quanto basta, trovano un convincente contraltare nelle basi di percussioni elettroniche, nei pad e negli effetti, somministrati senza inutili parsimonie ma nel totale rispetto dell’espressione dell’artista.

Le lyrics di Bastiano parlano di temi personali nei quali tutti noi siamo in grado di riconoscerci, ma senza per questo risultare banali nella loro manifestazione e, anche in questo caso, ricevendo dalla base musicale un valido “highlight” che contribuisce a rafforzarne in positivo l’effetto evocativo.

In estrema sintesi potrei affermare che la cosa che mi colpisce maggiormente di Stesi sull’asfalto è l’atmosfera che se ne ricava.
Cercando di trovare un corrispettivo di immagine, mi viene da dire che nella forma e nei contenuti dell’EP si riflette quell’indescrivibile misto di malinconia e serenità che ritrovo idealmente nella terra d’origine di chi ha creato tutto questo; suggestioni personali forse, ma quanto mai sentite e dunque utili a raccontare le percezioni che muovono il mio apprezzamento per questo disco.

Dal mio umile punto di vista, credo che ci sia un gran bisogno di espressioni creative di questo genere all’interno del panorama musicale emergente nel nostro paese. A prescindere da quanto si possa apprezzare l’opera di Bastiano, trovo oggettivo che si tratti di un percorso assolutamente non appiattito su certi schemi triti e ritriti, i quali non dovrebbero contaminare il contesto musicale cosiddetto underground nella misura in cui purtroppo sta avvenendo.

Immagine di copertina su gentile concessione © KREEP. Agency