Oggi parleremo di come registrarsi, dei tools più utili per scrivere un brano e di alcuni tips che ho imparato in studio e che potrebbero tornarvi utili quando registrate i vostri riff brutali ed i vostri chorus pieni di rancore.
Di cosa ho bisogno per comporre metal nel 2021?
Parliamoci chiaro: si può scrivere un brano bellissimo anche con una chitarra acustica ed un telefono!
L’attrezzatura non deve essere mai un limite per la vostra creatività o una scusa per non sperimentare cose nuove. Detto questo, oggi come oggi è molto utile saper produrre almeno una demo delle proprie idee.
In questi anni ho sperimentato diverse configurazioni e sono giunto alla mio personale “kit di sopravvivenza per un metallaro un po’ nerd negli anni venti”.
1 – Un Personal Computer e una DAW
Che sia un PC, un macbook o un computer fisso, per registrarvi sarà indispensabile.
Esistono svariati multitraccia sul mercato che possono funzionare a prescindere dal computer ma non sono sempre comodi ed intuitivi; il computer ci permette di utilizzare i VST per programmare batteria, basso, suoni orchestrali e di ambiente di ogni tipo togliendo di fatto ogni freno alla nostra creatività.
Occhio allo storage (consiglio sempre SSD da almeno 500 GB) ed alla RAM (16 Gb è il minimo per far funzionare i campioni senza problemi).
Oltre al pc, avrete bisogno di una DAW (acronimo per Digital Audio Workstation), cioè di un programma che vi permetterà di registrare, organizzare e mixare le tracce.
Vi consiglio caldamente le versioni base (quindi meno costose) di Cubase e Studio One.
Se siete Mac user una buona alternativa è Logic Pro X. Se invece volete spendere meno, c’è l’utilissimo e funzionale Reaper che ha un prezzo molto competitivo e vi permette di lavorare senza problemi.
2 – Una Scheda Audio
Se non avete una pedaliera che vi fa da scheda audio, avrete bisogno di un’interfaccia esterna che vi permetta di registrare le vostre tracce tramite la DAW.
Ci sono diverse schede audio in circolazione e non mi sento in grado di darvi un parere oggettivo sulle marche; io ho sempre utilizzato schede Focusrite (al momento ho una Scarlett 18i8 e mi trovo molto bene) ma ne escono ogni giorno di diverse e la scelta può variare radicalmente a seconda del vostro budget.
Posso dirvi però quello di cui avrete bisogno: un’entrata jack o cannon, due uscite per i monitor ed una per le cuffie.
3 – VST
Cosa sono i VST? Sono virtual instruments che potete programmare tramite il linguaggio MIDI!
Utilizzandoli non avrete bisogno di musicisti sempre presenti e microfonati per fissare le vostre idee, vi basterà programmare dei pattern o delle linee midi ed applicare il suono giusto.
Il mondo dei VST è come quello dei pedalini e si rischia di comprarne tantissimi che poi non utilizzeremo mai!
Facciamo attenzione e cerchiamo di capire quello di cui abbiamo realmente bisogno: partiamo con un VST che simuli la batteria.
Io utilizzo (ed ho utilizzato per tutti gli esempi di questo corso) GetGood Drums Modern & Massive, che è un prodotto molto completo e abbastanza versatile. Mi viene da consigliare anche Superior Drummer o Ez Drummer di Toontrack, entrambi programmi molto validi.
Tutti e tre i prodotti sopracitati hanno a disposizione una vastissima gamma di groove pre-suonati che possono velocizzare di molto il processo creativo!
Passando al basso, se non ne avete uno voi, una libreria molto interessante è EuroBass II di Submission Audio o anche Djinbass della stessa casa produttrice; c’è anche EZBass di Toontrack ma se spulciate in rete sono sicuro ne troverete tantissime che possano fare al caso vostro.
Ora la nota dolente… la chitarra!
Se volete una postazione smart, pronta all’uso e per mille motivi non potete tenere sempre la pedaliera attaccata al computer, allora avrete bisogno di un buon plugin per farvi dei suoni nella vostra DAW.
Personalmente utilizzo Archetype Nolly di Neural DSP che vi consiglio di provare, ma ho avuto modo di assaggiare anche THU che non è male per niente e STL Tones che è davvero impressionante.
Citiamo anche i famosissimi Amplitube e Guitar Rig che non mi fanno impazzire, ma fanno il loro lavoro.
Per tutti gli altri strumenti, solitamente ogni DAW viene fuori con un pack di suoni pre-configurati dalla casa produttrice che potete utilizzare nei vostri brani. Nel tempo sperimenterete cosa preferite utilizzare e cosa no, capirete se vi servono determinati suoni d’ambiente o magari parti orchestrali e potrete scegliere quali VST sono più utili per voi… datevi del tempo!
4 – Un mezzo per ascoltarci
Che siano monitor da studio o cuffie, è molto importante avere un modo per ascoltare il nostro lavoro mentre produciamo un arrangiamento.
Anche qui dipende molto dal budget a disposizione, nella fascia Entry Level sicuramente rientrano nei consigli le Adam T7V (per me rapporto qualità prezzo eccezionale) o T5V; in alternativa anche la serie Arya di RCF o la famosissima serie HS di Yamaha.
Se invece cercate una cuffia, un’alternativa molto valida alle blasonatissime AKG 141 è la cuffia Beyerdynamics DT770 pro, molto utile specialmente per chi ha anche l’esigenza di costruirsi dei suoni in cuffia con dei modelers.
Ora che avete un PC, una Scheda audio e dei VST per programmare batteria, basso e chitarra, possiamo finalmente registrare le nostre idee e produrre una demo perfetta per la nostra band!
Vi do un paio di suggerimenti.
Quando registrate le vostre chitarre, ricordatevi la regola del DOUBLE TRACKING. Ogni parte ritmica va registrata due volte e poi pan-pottata per dare stereofonia e “hugeness” al vostro brano.
In alcuni casi, addirittura, la traccia si replica quattro volte (talvolta perdendo un po’ di definizione, quindi occhio!).
Ricordate che non potete usare una stessa take copiata più volte: sono proprio le micro differenze tra una take e l’altra a rendere il suono più grosso e realistico, simulando due chitarristi che suonano la stessa parte.
Occhio al CLICK!
Quando registrate, settate il metronomo in modo da avere chiare le suddivisioni della parte che state suonando! Non è raro settare il click delle tracce al doppio della velocità rispetto alla pulsazione del brano per avere ben chiare le suddivisioni ritmiche dei sedicesimi o degli ottavi, specialmente ad alte velocità..
Non esagerate con il gain!
Ricordate che il detto tanto gain = tanto metal è sempre sbagliato!Specialmente se si ricorre al Doble Tracking le nostre tracce non avranno bisogno di un quantitativo disumano di gain, anzi! Spesso basta tenere l’ampli con un bel crunch e magari boostarlo con un pedalino.
Ricordate che avere meno gain aiuterà la parte ritmica ad essere più a fuoco ed intellegibile nel mix.
Mix e Mastering? Affidatevi a un esperto!
Mixare un brano metal può essere un inferno! Ci sono centinaia di cose a cui pensare, tantissime track e l’esigenza di far suonare tutto “forte” ma anche “bene”.
Questa è una cosa che non possiamo fare da soli, a meno che non abbiamo una conoscenza avanzata di mixing e mastering. Una volta prodotta la vostra demo, affidatevi ad un professionista per far suonare il vostro brano come si deve o tutto il lavoro fatto davanti al computer per comporre ed in sala prove per provare i vostri pezzi sarà stato vano!
Bene ragazzi! Siamo quasi alla fine, spero che dopo questo articolo abbiate un’idea più chiara di cosa può servirvi per registrare le vostre idee e di come approcciare una registrazione.
Alla prossima!
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