Oggi sul banco di prova uno strumento di fascia altissima, la Gibson Tom Petty SJ-200 Wildflower Antique Natural prodotta in serie limitatissima con soli 100 esemplari in tutto il mondo.
Come suona una Gibson da 9000 euro? Lo andiamo a scoprire con l’aiuto del bravissimo musicista Alberto Lombardi e, come sempre, con le puntuali spiegazioni del buon Davide dalle belle sale del grande negozio italiano Tomassone.
La liuteria della Gibson SJ-200 Tom Petty
Tom Petty è stato un musicista e cantautore straordinario, purtroppo non da molto tempo scomparso in circostanze tutt’altro che felici. Ma di felicità, nel mondo, ne ha riversata davvero tanta con la sua musica.
Uno dei suoi album più iconici è sicuramente Wildflowers del 1994, il suo secondo da solista anche se comunque realizzato con i suoi Heartbreakers, che si è guadagnato ben 3 dischi di platino solo negli USA.
A lui e in particolare al periodo di questo album è dedicata la SJ-200 Wildflower, fedelissima riedizione dell’originale ed unica chitarra appositamente realizzata per Tom durante gli anni ’90.
Il corpo ha chiaramente le generose forme della SJ-200, laddove SJ sta per Super Jumbo. È una chitarra entrata in produzione alla fine degli anni ’30 del novecento e che è passata per le mani di grandi artisti e chitarristi come Jimmy Page, Bob Dylan, Greg Lake, George Harrison, Pete Townshend, ecc.
I selezionatissimi legni dello strumento vedono acero quilted massello per fondo e fasce, abete sitka massello AAA per il top, 2 pezzi di acero fiammato con striscia di noce per il manico, che ospita la tastiera in palissandro indiano.
Anche il ponte – il bellissimo Four bar SJ-200 Moustache – è in palissandro e altrettanto particolare è la forma del battipenna, nero con incisa la firma di Petty.
La finitura della chitarra è in nitrocellulosa lucida, ovviamente trasparente natural.
Il bracing utilizzato per la tavola armonica è un X Bracing Traditional, il profilo del manico è rotondo e il raggio di curvatura della tastiera è pari a 12″. La scala dello strumento è di 25.5″, il numero dei tasti 20 con dimensione standard.
Gli intarsi sono i bellissimi Graduated Crowns MOP, vere e proprie corone in madreperla per, a conti fatti, una vera e propria regina delle acustiche.
Last but not least, sulla paletta troviamo il logo Wildflower in madreperla appena sotto il classico marchio Gibson e sul retro – nero – della stessa è presente la scritta in corsivo You Belong Among The Wildflowers, verso di apertura della famosa canzone di Tom Petty.
Elettronica e hardware
La chitarra è preamplificata attraverso un LR Baggs VTC, progettato per captare fedelmente ogni sfumatura dello strumento e della sua tavola armonica.
Si tratta, senza dubbio, di una chitarra dalla voce grossa e potente, ma al contempo caratterizzata da tantissime armoniche e sfumature sottili che rendono ogni accordo quasi “pianistico” all’orecchio.
Nonostante l’amplificazione possa sicuramente tornare molto utile in svariati contesti, sarà sicuramente un vero piacere per i possessori ed eventuali fonici riprenderne il suono con qualche pregiato microfono e preamp da studio, in grado di catturare tutta la magia del suo suono così come viene disperso nell’ambiente e verso l’orecchio del musicista.
Le meccaniche scelte, infine, sono delle Grover Imperial Gold e con la chitarra viene chiaramente fornita la sua custodia rigida, nonché tutta una serie di gadget e i certificati di autenticità.
Uno strumento simbolo per Gibson
Non esiste un particolare di questo strumento che non sia stato scelto, calcolato e installato al millesimo come precisione, per obiettivi sonori ed estetici.
Chiaramente non è una chitarra che rappresenta la “normale” produzione Gibson, sia per il numero di esemplari prodotti che per il costo, ma ben fa da vetrina alla grande maestria dei liutai della fabbrica in Montana, laddove si pone tutta la produzione acustica di Gibson.
100 fortunati, probabilmente collezionisti, al mondo se la porteranno a casa, per maggiori informazioni collegati ora alla pagina sul sito di Tomassone.
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