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Tim Commerford e Music Man insieme in edizione limitata

I bassi Music Man StingRay e Tim Commerford dei Rage Against the Machine: si concretizza una collaborazione che in futuro potrebbe portare frutti più numerosi.

Quattro StingRay pensati con Tim Commerford

Per adesso si tratta “soltanto” di quattro esemplari in tiratura limitatissima, ma non si sa mai cosa può nascere in seguito. La notizia è che Ernie Ball Music Man e Tim Commerford, storico bassista di Rage Against the Machine e Audioslave, hanno unito le forte nella realizzazione di alcuni modelli di StingRay dalle caratteristiche distintive.

Quattro versioni equamente suddivise per tipologia di circuito e scala: due modelli sono infatti dotati di preamp attivo a tre bande, mentre le altre due elaborazioni presentano un tono passivo; due versioni sono progettate in diapason 30″, una caratteristica in continua crescente richiesta sul mercato dei bassi.
Tre le finiture disponibili: nero, natural e vintage sunburst. Realizzati con corpo in frassino e manico in acero (roasted in tre modelli), tutti gli strumenti in oggetto montano humbucker al neodimio prodotti da Music Man.

Due caratteristiche decisamente rare, e assolutamente favorevoli al gusto di Commerford, sono comuni a tutti e quattro i bassi. La prima è il thumb rest regolabile, utilissimo a garantire al pollice un appoggio più lontano dal ponte, ma riducibile all’occorrenza all’altezza del battipenna grazie a quattro viti di fissaggio, a beneficio di chi si possa trovare scomodo nel suonare col plettro.
L’altra caratteristica distintiva, che richiama parzialmente agli StingRay d’altri tempi, sono i mute pad installati al ponte sotto ciascuna corda, anch’essi regolabili a gusto personale e che regalano ulteriori caratteristiche tonali, soprattutto in presenza di suoni ad alto tasso di gain (uno dei marchi di fabbrica del bassista in questione).

Lo StingRay nel suono di Tim Commerford

Per adesso solo un totale di 200 esemplari prodotti, che a prescindere dal costo si presume non rimarranno in circolazione a lungo; ma l’esperimento può destare grande interesse, e chissà che come già accaduto in altri casi (Joe Dart, tanto per rimanere in casa Music Man) non vedremo una serie limitata diventare standard in virtù del buon successo riscontrato.

Come che sarà, resta il fatto che il destino di Tim Commerford e dello StingRay è saldamente legato da tempi non sospetti. Lo stesso artista ha dichiarato apertamente che già in giovanissima età fu letteralmente sedotto dalle caratteristiche sonore di questo strumento, che è poi diventato una parte integrante del suo suono di basso, e in generale un riferimento di grande impatto anche nei periodi in cui ha utilizzato strumenti differenti (ad esempio alcuni esemplari tipo JB).

Vedremo dunque se nascerà qualcosa di più duraturo da questa collaborazione. Nel frattempo, il buon Tim ci regala anche alcuni esaltanti momenti di groove nella sezione ritmica con lo storico compagno di avventure Brad Wilk alla batteria nel video qui sopra.

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