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Progressioni sulla chitarra per tutti i generi musicali

La nostra missione è “rubare” piccole idee dalla musica che ci circonda per isolarle, contestualizzarle, espanderle e farle entrare il più possibile nel nostro playing e linguaggio.

Oggi ti voglio far lavorare non su un brano ma bensì su 3! Per di più, 3 brani di generi davvero molto diversi tra loro. Eccoti i link e le trascrizioni delle parti che andrò ad analizzare. 

Iron Maiden – Flight of Icarus 

Progressioni sulla chitarra per tutti i generi musicali

Guthrie Govan – The Best of Time 

Progressioni sulla chitarra per tutti i generi musicali

Miles Davis – So What 

Progressioni sulla chitarra per tutti i generi musicali

Le progressioni

Hai notato che per ogni brano ti ho evidenziato una piccolissima porzione melodica. Cosa potrebbero avere in comune 3 brani così tanto diversi?
Parliamo oggi delle progressioni, uno degli elementi che permeano spesso il playing di moltissimi musicisti in qualsiasi genere e stile musicale.

Per progressioni intendo: una sequenza lineare dello stesso numero di note, che progressivamente si muove in modo ascendente o discendente. Questo, come vedi dagli esempi sopra riportati, puoi applicarlo a qualsiasi tipologia di scala, arpeggio o materiale melodico sullo strumento. 
Provo quindi, per chiarirti il concetto, a contestualizzarti le 3 progressioni in esame partendo dai 3 brani proposti.

Progressione a 3 note 

Nella parte di assolo evidenziato di “Flight of Icarus” by Iron Maiden, Adrian Smith (chitarrista con Dave Murray) utilizza per chiudere il suo assolo, una progressione discendente di 3 note sulla scala pentatonica di F#m. La puoi sentire nel link al minuto 2:27.
Per capirla meglio, facciamo un passo indietro e proviamo a numerare ipoteticamente tutte le note di un nostro box pentatonico. 

pentatonica

Ora suoniamo la prima sequenza ascendente (anche se nel assolo proposto sarebbe discendente, ma ti aiuterà a comprendere più chiaramente come si muove questa progressione) di 3 note partendo dalla sesta corda, cioè 1-2-3, per poi eseguire il prossimo blocco, partendo però questa volta dal 2 quindi: 2-3-4, successivamente 3-4-5, poi 4-5-6 ecc.

Noti che, così facendo, creiamo un movimento che  “progressivamente” sale, 3 note alla volta. Arrivati alla prima corda possiamo tornare indietro eseguendo lo stesso meccanismo al contrario cioè: 12-11-10, 11-10-9, 10-9-8 ecc. Ecco che ritroviamo il sound e la “gestualità” proposta dal solo dei Maiden!! 

Di seguito eseguirò questa progressione su tutti i box della pentatonica per farti sentire come la si può applicare ed espandere su tutto il manico. 

Progressione a 4 note

Lo stesso concetto lo riprende anche Guthrie Govan all’interno della mini song “Bigfoot” al minuto 1:38. Questa volta il gruppo di note in esame è di 4 ed è applicato su una sequenza di intervalli di quarta in Mi misolidio!
Noti che esegue 4 note e, poi partendo dal secondo grado esegue il blocco di 4 suoni successivo. 

scala

Proviamo a riesaminarla all’interno di un box della scala maggiore: primo blocco ascendente: 1-2-3-4, per poi suonare 2-3-4-5, successivamente 3-4-5-6 ecc fino ad arrivare alla prima corda. A fine box ribalto la progressione ed eseguo il ritorno 18-17-16-15, 17-16-15-14, 16-15-14-13 ecc.

Come prima, eccoti la progressione applicata su tutti i 7 box a 3 note per corda della scala maggiore di C.

Progressione a 2 note ribaltata

Il celebre brano di Miles Davis (non conosci l’album Kind of Blue? Clicca qui) per i meno avvezzi al Jazz può risultare lontano dagli altri due esempi, in più la parola “ribaltata” può stranirti. Proviamo, allora insieme, a capire un po’ meglio questa progressione.
Noterai che a minuto 1:25 e nella parte evidenziata sulla tab, la direzione melodica della frase è ascendente, ma se analizzi separatamente ogni gruppo di 2 suoni, vedrai che invece la direzione è discendente. 

Una progressione “non ribaltata” di 2 note risulterebbe molto basica e poco interessante perché, stando a quanto detto per i primi due esempi, la sequenza prevedrebbe: 1-2, 2-3, 3-4, 4-5 ecc. che non è molto distante dal suonare il box della scala in modo lineare ribattendo 2 volte ogni nota.
Proprio per questo molti chitarristi eseguono questa progressione “ribaltando” letteralmente ogni gruppo di 2 note, ottenendo quindi: 2-1, 3-2, 4-3, 5-4, 6-5 ecc.

Ecco un esempio suonato sempre sulla scala maggiore di C.

Come puoi immaginare, queste progressioni possono essere applicate su qualsiasi materiale melodico possibile. Quindi il fatto che ti ho presentato una progressione legata ad un tipo di scala non ti vincola a sperimentare tutte le progressioni su tutte le scale.    

Un po’ di improvvisazione

Prima di salutarti provo a lasciarti un piccolo estratto audio, in cui provo ad applicare liberamente queste progressioni, mettendotele in risalto all’interno di una semplice improvvisazione, per farti sentire come potrebbe essere messo in pratica tutto ciò.

Non mi resta che salutarti, invitandoti a mettere in pratica questi consigli e, perché no, dandomi un feedback, se ti sono stati utili o meno, qui di seguito o venendomi a trovare sui miei canali social.

Buono studio e buona Musica!

Un ringraziamento particolare a Miky Bianco e Tony De Gruttola direttori dell’Accademia Lizard Torino e produttori dei metodi didattici da cui sono tratte le basi musicali su cui hai sentito i miei esempi.

Guthrie Govan photo on cover by Jellybeard CC BY-SA 4.0