Eh sì che di “sound” se ne sentirà in abbondanza tra un mese al MIR, anche se non sarà il rombo dei motori bensì quello dei subwoofers e dei diffusori ben schierati davanti al palco, come fossero ai nastri di partenza di questa bellissima gara chiamata Live You Play!
Scusate se mi sto gasando, ma la redazione di Musicoff mi ha incaricato di occuparmi del racconto e dei retroscena tecnici di questa manifestazione e io mi sento un po’ Andrea De Adamich, scalpitante prima di andare in onda con “Grand Prix” la domenica su Italia Uno.
Come sapete il Live You Play (per brevità chiamato LYP) è una manifestazione ultradecennale concepita da Gianni Fantini, storico titolare di Joint Rent e personaggio chiave in molti eventi che hanno scandito la nascita, la crescita e lo sviluppo della musica dal vivo in Italia.
La redazione di Musicoff ha già avuto modo di intervistare Gianni sugli aspetti generali del MIR e soprattutto del LYP, vi consiglio di andarvi a leggere l’articolo linkato per avere un’idea dell’idea, della storia e di come sono strutturati per questa edizione 2022.
Come di consueto però noi ci interessiamo delle cose tangibili, quelle che pesano e sporcano le mani, ma che alla fine fanno vibrare l’anima e la pelle! Per questo era d’obbligo avere informazioni tecniche dettagliate, quelle per gli addetti ai lavori insomma…
Così, qualche giorno fa, mi sono fatto una bella chiacchierata con Gianni su quelli che sono gli aspetti tecnici della manifestazione e ho scoperto diverse novità rispetto alle precedenti edizioni.
Novità del Live You Play 2022
Il primo aspetto che salta all’occhio è la presenza di un solo padiglione, un solo palco e una sola band dedicati al LYP. Ma attenzione, le dimensioni contano, come anche la sostanza.
Il palco infatti ha un fronte di 40mt e la programmazione è ricchissima, da mattina a sera!
Il fatto che la band sia unica non è necessariamente uno svantaggio in termini di equità nell’ascolto dei PA, magari un po’ noioso per chi dovrà sentire i brani diverse volte nell’arco della stessa sessione, ma può essere un bel punto fermo.
Di certo i ragazzi della band, i Pop Deluxe, avranno un bel da fare per essere sempre al 100% su ogni ascolto … troveranno dei rimedi ad hoc!
Personalmente posso testimoniare che sono delle vere macine, ebbi l’occasione di lavorarci proprio al LYP del 2018, quando fui chiamato da Prase per fare il fonico di palco con Midas, vero rock’n’roll!
E visto che parliamo di band, parliamo anche di monitoraggio, che in questo caso sarà tutto IEM e sarà anch’esso unico. Vi garantisco che far suonare il palco con i monitor a terra, dentro un capannone, è veramente una sfida impegnativa, ma in questo caso il fonico tirerà un sospiro di sollievo!
I protagonisti del LYP 2022
Insomma, palco unico, monitoraggio unico, unica band, unico cablaggio ma allora qual è l’oggetto della rassegna?
Ebbene, i veri protagonisti del LYP 2022 saranno i sistemi di diffusione, o PA se preferite, installati dalle sei aziende che quest’anno hanno deciso di dare il loro contributo a questo affascinante spettacolo, unico nel suo genere:
- Audio Network con Audio Performance DLA6
- Joint Rent con Nexo Geo M12
- Sisme con L’Acoustics K3
- ZZipp Group con Das Audio Event 26A
- Exhibo con K-Array Kayman KY102
- FBT con FBT Myra 214L
A ciascuna azienda e ciascun sistema PA verranno dedicati a breve degli articoli di approfondimento, per indagare su quali novità si nascondono dietro il suono che avvolgerà gli spettatori del MIR 2022.
In regia di sala i protagonisti avranno a disposizione tre console tra i marchi Yamaha, Cadac e Allen&Heath; per i modelli dovrete aspettare il prossimo articolo, mica si può svelare tutto subito! I fonici ingaggiati dalle aziende “in gara” si cimenteranno nell’abbinamento preferito, qualora non ci siano indicazioni dall’alto.
Come ascolteremo gli impianti
Ma come sarà possibile ascoltare sei sistemi PA, in configurazione stereo, installati sullo stesso palco, pilotati da tre mixer diversi, con un unico mixer dedicato al monitoraggio? Si può fare.
Il percorso del segnale sarà curato nel progetto e nell’installazione dalla Link di Roma, azienda conosciutissima tra gli addetti ai lavori per la sua presenza trentennale sul mercato dei cablaggi analogici e digitali per il live e le installazioni fisse.
La struttura è invece a cura della Litec, anch’essa azienda storica nel mercato del live, conosciuta nell’ambito della progettazione e realizzazione di elementi dedicati alla costruzione di palchi, tribune, torri, ground support, rigging, etc.
Qui sopra trovate un assaggio della struttura appositamente progettata per il LYP, ma non sveliamo troppo, dedicheremo a Link e Litec degli articoli appositi e molto succulenti!
Per ora è tutto, spero di aver stimolato la vostra curiosità, restate sintonizzati perché a breve avrete pane per i vostri denti.
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