È uscito da pochi giorni il manuale didattico Il Mandolino Blues – Dal Mississippi al Mediterraneo, a cura di Lino Muoio e Stefano Tavernese, quest’ultimo una delle colonne portanti da oramai diversi anni della nostra redazione.
Il metodo è edito da Fingerpicking.net, una delle realtà editoriali (e anche online) più attive nel campo degli strumenti acustici.
Mandolino, eroe dei due mondi
Il libro è stato pensato dai due autori come un percorso ricco e appassionante che mostra la sorprendente versatilità di questo vecchio, anzi, antico strumento, nella convinzione che il Blues non è solo un genere ma anche e soprattutto un linguaggio che ritroviamo ovunque nella musica moderna.
Il metodo inizia da quelli che sono gli elementi necessari alla comprensione, appunto, del “linguaggio” del mandolino, approfondimenti quindi storici, teorici ed anche tecnici.
Dopo questa parte iniziale, la “parola” passa al mandolino stesso, grazie ai 24 brani analizzati che coprono diverse articolazioni del Blues e vari generi musicali che ne sono influenzati, come il Country-Blues e Chicago, ma anche Bluegrass, Rock, Jazz, Funky, mostrando le potenzialità dello strumento anche in territori dove è difficile incontrarlo comunemente.
Nel libro è compreso il link ai 24 video dei brani, realizzati in alta qualità con l’utilizzo di ben tre telecamere, e alle relative basi per esercitarsi nei vari stili.
Una delle tappe più importanti di questo originale viaggio è dedicata a quello che gli autori indicano come “Blues Mediterraneo”, individuato nelle tradizioni musicali del sud italiano e del nord Africa, territori dove il mandolino ha avuto la sua origine e dove sono ancora vivi elementi che riconducono alle più profonde radici del Blues.
Tra colpi di plettro e misurate dosi di fingerpicking e slide, Tavernese e Muoio si rivolgono non solamente ai mandolinisti, ma anche ai neofiti dello strumento e ai curiosi, per invitarli a sperimentare il personalissimo carattere del mandolino in un mondo musicale articolato e stimolante.
D’altronde, se uno dei migliori chitarristi Rock di tutti i tempi come Jimmy Page ne rimase affascinato e lo utilizzò nelle canzoni dei Led Zeppelin, è l’ora di scoprirne il perché.
La presentazione del libro a Roma
Sabato 19 Marzo alle ore 21.30 Stefano Tavernese e Lino Muoio saranno presenti in veste di autori e “musicanti” presso l’Antica Stamperia Rubattino di Roma (nel cuore del quartiere Testaccio), insieme agli amici Lucio Villani e Roberto Ferrante per raccontare e suonare il libro in una serata dedicata al mandolino e al Blues.
La prenotazione è obbligatoria per partecipare alla serata. Fateci un pensierino…
Gli autori
Stefano Tavernese
Eclettico strumentista e interprete vocale, fin dagli anni settanta esplora ogni genere di musica – dal bluegrass al blues, dal jazz tradizionale al rock fino alla tradizione italiana – con la chitarra, il violino, il mandolino e ogni altro tipo di strumento a corde.
Il suo lungo percorso lo vede protagonista con il bluegrass degli Old Banjo Brothers e lo swing gitano e irriverente dei Les Hot Swing, passando per il blues in veste di solista o con il Doppio Dobro Star e, più di recente, con il duo River Blonde, collaborando nel tempo con i musicisti più vari, dal pirotecnico Bob Brozman ai rocker italiani Bud Spencer Blues Explosion.
Come polistrumentista è presente nella prima formazione dell’Orchestra Italiana di Renzo Arbore con cui si esibisce al prestigioso Montreux Jazz Festival e in seguito contribuisce al rock sanguigno dei Gang e al dinamico prog della storica PFM in una nutrita attività live documentata nel doppio cd www.pfmpfm.it (il Best).
Al suo attivo numerose incisioni a partire dall’album solista Harvest Moon fino al recente The Heart, The Healer & The Holy Groove, in cui – con i suoi River Blonde – mette in primo piano la passione per la chitarra slide, acustica ed elettrica.
Lino Muoio
Dopo la passione iniziale per la chitarra rock, nel 2000 inizia una lunga collaborazione con una band storica del blues italiano, i Blue Stuff, con cui realizza 11 album, una serie infinita di concerti in Italia e all’estero e partecipa a numerosi show televisivi tra i quali Meno siamo, meglio stiamo di Renzo Arbore.
Nel 2012, dopo anni di studi e ricerche, realizza Mandolin Blues, il primo disco in Italia interamente dedicato al mandolino blues per poi proseguire nel 2015 con Mandolin Blues – The Piano Sessions e nel 2016 con Mandolin Blues – Acoustic Party in cui collabora su brani originali e inediti con i migliori bluesman italiani (Viterbini, Piu, De Bernardi, Sbergia, Bonfanti, ecc).
Nel 2017 inizia la collaborazione con una stella internazionale del blues, Corey Harris, con cui gira i principali festival europei (Madrid, Vienna, Atene, Parigi).
Nel 2021 il ritorno definitivo alle origini, Mandolin Blues – Vedi Napoli…poi Muoio! è composto da brani originali cantati in dialetto in cui il blues si fonde e contamina la cultura napoletana.
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