Gli americani sono soliti definire “chug” o “chugging” quella tipica sonorità della chitarra heavy metal ottenuta in particolar modo con riff o accordi sulle corde dai suoni più gravi in combinazione con la tecnica del palm muting. Il tutto, ovviamente, accompagnato da un’espressione facciale quanto più ingrugnita possibile…
Ecco, con questa nuova Jackson Soloist SLA6 DX Arch Top Baritone non avrete nessun problema ad ottenere sia quel suono che quella espressione, visto che si tratta di una chitarra baritona che ha un solo ed unico scopo, provocare scosse di terremoto sul palco!
Liuteria per stabilità e sustain
Con una scala estesa di 26,5″, questa sei corde baritona della linea Soloist è stata progettata per avere una perfetta e nitida risposta delle (generose) basse frequenze ed è l’abbinamento ideale per le accordature dropped preferite nei generi metal e per i riff ritmici più incisivi.
Il corpo arcuato in legno nyatoh è abbinato a un manico in acero (through-body) con rinforzi in grafite, mentre la tastiera in alloro ha un raggio di curvatura compound da 12″ a 16″.
Sulla tastiera si posano i 24 tasti jumbo e gli intarsi a “dente di piranha” in madreperla.
Chiaramente tutto su questa chitarra, a partire dal profilo del manico, è progettato per suonare in modo confortevole e ad alta velocità.
Un cuore molto… attivo
La combinazione di pickup attivi EMG 81 e 85 offre una notevole potenza di fuoco, dal grande sustain nei suoni ad alte dosi di gain, alle ritmiche corpose ma sempre molto definitive (aspetto fondamentale del suddetto chugging).
I controlli vedono un selettore a tre vie e dai singoli controlli di volume e tono, mentre il ponte hardtail Jackson HT6 string-through-body garantisce un’intonazione precisa, altro aspetto che su una baritona è a dir poco cruciale.
La X Series Soloist SLA6 DX Arch Top Baritone è disponibile in nero satinato con binding bianco, hardware nero e la classica paletta a punta Jackson.
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