Se avete mai preso in mano un’armonica a bocca, possiamo essere sicuri che nel 99,99 per cento dei casi si è trattato di uno strumento diatonico, in grado cioè di suonare solo in una o due tonalità perché privo di una buona parte delle note necessarie per le altre. L’esempio più diffuso è quella usata nel blues.
Questo dipende dalla struttura stessa dell’armonica, basata su lamelle (ance) che reagiscono diversamente al soffio o all’aspirazione, producendo due note diverse.
Allinearne un numero sufficiente a produrre le 12 note di un’ottava completa porterebbe a uno strumento ingestibile.
Il problema è stato risolto a suo tempo grazie all’invenzione dell’armonica cromatica, dotata di un pulsante o registro che, premuto, alza la nota di un semitono.
In questo modo è possibile suonare qualsiasi cosa, premesso di riuscire a padroneggiare lo strumento.
Sembra facile ma…
Max De Aloe è considerato uno dei maggiori esponenti europei dell’armonica cromatica e non è nuovo a pubblicazioni didattiche sull’argomento.
È fresca di ristampa, infatti, l’edizione ampliata del suo completo Metodo per armonica cromatica, uscito originariamente nel 2013 per l’editore Volontè&Co.
Stessa casa editrice per il nuovo Armonica cromatica autodidatta, sottotitolato per maggiore chiarezza come “metodo base per principianti”.
Il libro è completato da 151 basi audio suonate dall’autore come supporto per lo studio degli esercizi e brani contenuti al suo interno.
Con una lunga sequela di album a suo nome e una lista invidiabile di premi e collaborazioni con i massimi esponenti del jazz, pop e musica moderna in generale, De Aloe è in una posizione ideale per condurre il neofita al contatto con lo strumento e lo fa con chiarezza e rigore.
È una scelta precisa quella di proporre dall’inizio gli elementi base di teoria musicale che permettono idealmente all’autodidatta di arrivare a leggere senza problemi gli esercizi e le brevi composizioni presentati su pentagramma.
Solo brevemente, nella parte iniziale, si consente l’uso dell’equivalente di una tablatura come quella per chitarra, una segnatura cioè che indica il numero del foro dell’armonica e l’indicazione se soffiare o aspirare.
Molto apprezzabili le indicazioni per il primo acquisto di un oggetto che non figura tra i più diffusi, e poi i consigli sulla manutenzione, prima di dedicarsi al corpo del lavoro, e cioè impostazione, tecniche di base e soprattutto la respirazione.
La parte più importante del libro è ovviamente quella in cui si passa all’uso del registro per utilizzare tutta la gamma di suoni offerta dalla cromatica, lavorando su brani di facile e media difficoltà.
Se il nome di Toots Thielemans non vi è familiare, probabilmente vi sarà capitato almeno una volta di ascoltare quel genio di Stevie Wonder produrre magie con l’armonica cromatica.
Obiettivi troppo alti? Dopo questo libro il salto di qualità è possibile continuando lo studio sulle 240 pagine e più del suddetto Metodo per armonica cromatica, dove il livello dello studio è tutt’altro.
Nella nuova edizione quest’ultimo acquista 100 pagine con le trascrizioni di ulteriori brani esercizi, assolo suonati in origine da Thielemans, Wonder e altri fuoriclasse.
Non mancano approfondimenti tecnici e incursioni specifiche nel blues e nel jazz. Il tutto è disponibile in download e video in streaming.
Pubblicato e distribuito da Volontè&Co.
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