Il titolo potrà sembrare forse una sorta di invito a fare tutto da soli, ma ovviamente gioca sull’ironia per un contenuto che va esattamente nella direzione opposta. O meglio, forse in entrambe, visto che ci insegna la complessa arte dell’arrangiamento musicale, arte che poi dovremo pur sempre proseguire da soli, grazie alla nozioni apprese ma non meno al nostro personale gusto e alla nostra creatività e ingegno.
Arrangiate(vi), edito dalla sempre prolifica casa editrice Volontè&Co, è un bel “librone”, in tutti i sensi, sia come dimensioni che come numero di pagine, ben 463, piene zeppe di teoria e pratica musicale che impegneranno il lettore/studente probabilmente per molte settimane.
Un lavoro ciclopico che l’autore stesso, sul finale del volume, addirittura definisce “non perfetto”, non perché contenga degli errori, ma per il semplice motivo che “nessun libro è perfetto” e, continua Morganti, “Ho provato a mettere insieme il frutto dei miei studi e soprattutto della mia esperienza sul campo. E per campo intendo quello di strumentista, di arrangiatore, di compositore, di direttore e di didatta, perché le informazioni possono provenitre da qualsiasi fonte, a volte da quelle che non ti aspetti.“
Tutta questa mole di materiale didattico non è certo lasciata solo su carta, visto che spesso durante lo studio potrete ricorrere agli utili video online, che come al solito sono contenuti all’interno della piattaforma V-Channel di Volontè&Co a cui potrete accedere tramite il codice di licenza all’interno del manuale.
Non ci si annoia mai
Se da quanto abbiamo appena descritto si potrebbe desumere una certa complessità del percorso didattico proposto in questo Arrangiate(vi) , bisogna chiarire che invece il punto di vista dell’autore è stato assai diverso nella composizione (e arrangiamento? NdR) del libro.
Come lo stesso Morganti afferma, questo è un metodo scritto come se fosse indirizzato prima di tutto a se stesso, nel senso del convogliare tutto ciò che ha studiato e sperimentato nella sua carriera in un flusso agevole, mai inadeguato o ridondante, fatto soprattutto di parole ed esempi pratici che vanno dritti al punto.
Questo, ad esempio, il motivo della relativa brevità di alcune partiture, perchè l’autore stesso afferma: “credo che in poche battute si possa sintetizzare uno stile o mostrare una tecnica“.
In questo senso, ecco che arrivano i suddetti video, che sono delle vere e proprie micro-lezioni che completano quanto trattato all’interno dei capitoli del libro, aggiungendo un coinvolgimento emotivo diverso e ponendosi non come opzionali o facoltativi, ma come parte integrante, ed importante, del percorso di studi, necessaria al completamento dello stesso.
Attenzione poi, come Morganti scrive nell’introduzione, a non confondere due concetti fondamentali: arrangiamento e armonia. In questo volume non troverete lezioni di armonia, benché ovviamente essa compenetri sempre e costantemente ogni argomento trattato in quanto parte indivisibile da qualsiasi discorso musicale.
Sarebbe, infatti, utile affrontare il libro con una conoscenza almeno di base dell’armonia funzionale, sulla quale nel catalogo Volontè&Co troverete sicuramente varie pubblicazioni.
Il percorso didattico
Tornando ad Arrangiate(vi) , la divisione in capitoli vede un percorso graduale che parte da concetti base su ritmo, melodia e altri aspetti teorici e pratici legati a qualsiasi ideazione musicale, passando poi allo studio dei voicing degli accordi, all’armonizzazione a varie linee di voci, all’approfondimento sui vari strumenti musicali e ai diversi metodi di approccio nell’arrangiare le loro singole parti, alle varie strutture tipiche di un brano, fino all’analisi di alcuni dei più grandi maestri e delle loro opere come ad esempio Duke Ellington, Gil Evans e altri.
Una parte a sè meritano gli archi, da sempre una presenza importante in taluni (ri)arrangiamenti e il cui uso va ben compreso prima di combinare pastrocchi per mera – e scoordinata – imitazione.
Il linguaggio usato da Morganti nel corso delle spiegazioni è decisamente intimo tra maestro e allievo, sia nella scelta dei titoli delle varie sezioni (a volte anche spiritosi), sia nei testi veri e propri delle lezioni, lasciando un perfetto equilibrio tra l’eleganza formale che meritano argomenti di questo tipo e la giusta dose di “pane al pane, vino al vino” che rende l’apprendimento più facile e immediato.
Massimo Morganti, per chi non lo sapesse ben noto trombonista, compositore e direttore d’orchestra, ha quindi dato vita a un metodo didattico che tornerà sicuramente utile, con nozioni da poter usare immediatamente sul campo, a tutti coloro che si cimentano nell’arte di arrangiare (e anche un po’ di arrangiarsi… NdR).
Al suo fianco, come già detto, Paolo del Papa, anch’egli trombonista e arrangiatore di gran classe, con una forte attività concertistica alle sue spalle, senza dimenticare quella come insegnante.
Maggiori informazioni direttamente sul sito di Volontè&co.
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