Il valore di bpm, ovvero battiti per minuto (beats per minutes), va sempre settato all’inizio del progetto. Il perché è presto detto: se utilizziamo solo strumenti virtuali, non avremo grandi problemi , visto che potremo cambiarne il tempo in corsa; se però registriamo uno strumento reale su un tempo e poi abbiamo necessità di cambiarlo, dovremmo nel 99% dei casi registrare nuovamente la tracccia.
È pure vero che in qualche caso anche una traccia di strumento reale può essere aumentata di bpm artificialmente, ma la qualità audio sarà peggiore, in particolar modo se non disponiamo di software molto costosi, solitamente non alla portata di chi si occupa di home recording.
Lavorando su Cubase, ad esempio, l’indicazione del bpm è ben visibile, cosa che succede nella maggior parte delle interfacce utente delle DAW in circolazione.
Al bpm ovviamente potremo associare il tanto amato/odiato “click“, che potremo settare in maniera diversa sia a seconda delle suddivisioni ritmiche, sia di suono (questo dipende ovviamente dalla DAW che state utilizzando).
Una cosa molto utile è il tap tempo (in italiano su Cubase si chiama “calcolatore del tempo”): con questo tool posso battere il tempo sulla tastiera o sul pulsante del mouse così da impostare il tempo desiderato.
Ciò è utile per un approccio meno matematico e più umano e artistico alla nostra registrazione, seguendo la nostra personale idea di tempo del brano quando non siamo a conoscenza del valore numerico preciso.
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Questa video pillola è tratta dal Corso base di Home Recording per il quale Giacomo Pasquali si è messo di fronte alle nostre videocamere con un programma specifico e ben delineato, producendo ben 12 video lezioni in 4K e audio HD, con spiegazioni molto chiare di tutto quello che serve per iniziare a immergersi nel recording e ottenere già il nostro primo mix.
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Giacomo Pasquali è un ingegnere del suono, producer e session player italiano.
Lavora presso gli Hologram Studios, uno studio di registrazione e produzione professionale collaborando con un gran numero di artisti e produttori in tutto il mondo.
È anche uno dei più noti session player su Fiverr, dove svolge lo stesso lavoro, soprattutto negli Stati Uniti, in particolare nell’area di Los Angeles e Nashville.
Ogni anno si occupa di registrazione e mix per una media di 300 brani, e questo ha consolidato la sua esperienza di sound engineer e session player in particolare per i generi Pop, Rock, EDM, Funk, Ambient, Post-Rock, Progressive Metal, Dance, Rap, Hip-Hop, Soul.
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