Nella puntata di oggi parliamo dell’organo Hammond, uno strumento a dir poco principale in generi musicali come il Gospel, il Blues, il Jazz e così via.
L’organo Hammond nasce fondamentalmente come strumento sostitutivo in quelle chiese che non erano dotate, o non potevano permettersi, un vero e proprio organo a canne.
Col tempo, però, diventa uno strumento con una personalità a sé e con una tavolozza timbrica e dinamica davvero incredibile. Il suo legame con la musica “nera” è un fatto incontrovertibile.
Ma come si suona e come si usano i comandi (drawbars) a bordo dello strumento?
Clicca sul play e scoprilo con Michele Papadia!
Chi è Michele Papadia
Successivamente si è specializzato alla Berklee School of Music di Boston. Ha seguito seminari con K.Barron, Shirley Scott, P.Metheny, D.Liebman, Ray Brown, tra gli altri.
Grande conoscitore della musica afroamericana, in particolare di tutta la Black Music, è tra i pianisti/hammondisti europei più richiesti negli Stati Uniti, portando avanti un discorso musicale che fonde i vari aspetti della musica afroamericana con la musica europea e la musica contemporanea.
Dalla fine degli anni ’90 è molto richiesto come session musician in vari studi americani (per produzioni gospel, blues, funk, pop, jazz), soprattutto a Nashville, dove si è specializzato nello stile pop-gospel, e a New Orleans, dove ha approfondito l’omonimo stile pianistico e dove si è esibito nello storico club “Tipitina” in una performance di piano solo.
Sempre a New Orleans ha approfondito lo studio del Clavinet, di cui è uno dei massimi esperti a livello internazionale. Negli ultimi anni ha lavorato e registrato con diversi artisti americani nei famosi studi londinesi della radio BBC.
È stato nominato per referendum da riviste specializzate tedesche, francesi e olandesi tra i migliori pianisti-organisti blues/soul d’Europa ed è stato menzionato dalla storica rivista newyorkese “DownBeat” tra i nuovi talenti nella categoria “Keyboards” nel 2008 e nel 2009.
Tra il ’95 e il ’98 è stato il pianista di Gabriella Ferri, che ha accompagnato in concerti in Italia, Svizzera e Sud America. Tra il ’97 e il ’99 ha registrato il suo primo CD Khytera con Paolino Dalla Porta, Stefano “Cocco” Cantini e Massimo Manzi, con i quali ha suonato in diversi jazz club e festival italiani. Nel 2008 è uscito l’album Afrocentradelic con Gianluca Petrella e Francesco Bearzatti.
Ha all’attivo oltre 50 dischi come sideman e 2 come leader/compositore.
Nell’ottobre 2012 è pianista/organista dei concerti di Adriano Celentano all’Arena di Verona, che sono stati trasmessi in diretta su Mediaset e da cui è stato prodotto un DVD.
Nel 2018 suona nella Caribbean Blues Cruise di Joe Bonamassa, che ripeterà nell’estate del 21 in Grecia.
Negli ultimi 20 anni ha partecipato come session man ai maggiori festival jazz, blues e rock europei, americani e asiatici. Ha collaborato in ambito jazzistico con Gianluca Petrella, Roberto Gatto, Francesco Bearzatti, Paolino Dalla Porta, Fabrizio Bosso, Dave Liebman, Dario Deidda, Ares Tavolazzi, Rosario Giuliani, JD Allen e molti altri.
Nel panorama rock, blues e soul, ha collaborato con Robben Ford, Joe Bonamassa, Irma Thomas, John Mayall, Ana Popovic, Rudy Rotta, Brian Auger, Sugar Blue, Peter Green, Susan Tedeschi, Koko Taylor, Allen Hinds, oltre a molti altri.
In ambito pop con Jovanotti, Celentano, Gabriella Ferri, Noemi, Patti Austin, Patty Pravo, Dolcenera, Irene Grandi, Anna Oxa, J-Ax, Nina Zilli, Max Pezzali, Karima, Phil Palmer, Serena Brancale.
È direttore e arrangiatore della Soul Train R- Evolution Orchestra, formazione nata all’interno del Saint Louis College Of Music di Roma, spesso con ospiti tra cui Fabrizio Bosso e Serena Brancale.
Accanto all’intensa attività concertistica, è attivo in campo didattico tenendo masterclass e seminari di pianoforte e tastiere (Organo Hammond, Synth, Clavinet) nell’ambito della musica afroamericana e della sua influenza nella musica contemporanea, colta e improvvisata, in numerose istituzioni, non solo musicali, italiane e stran
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