Andrea Valeri, chitarrista e compositore che ha conquistato nella sua carriera il pubblico nazionale e internazionale, ha pubblicato il suo nuovo album, intitolato Odissea, disponibile su tutte le piattaforme digitali e anche in copia fisica.
Un album pieno di grandi ospiti
Questo nuovo capitolo acustico segna un ulteriore traguardo nella carriera del musicista italiano; Odissea è un viaggio attraverso un mix di sonorità che attingono dalle radici epiche e mediterranee, per poi esplorare mondi sonori provenienti da ogni angolo del globo.
Ciò che rende questo album ancora più straordinario sono le collaborazioni di altissimo livello presenti al suo interno.
Andrea Valeri ha avuto l’onore di suonare insieme ad alcuni dei più grandi nomi della musica contemporanea, tra cui l’icona mondiale della chitarra acustica Tommy Emmanuel, il virtuoso percussionista e batterista Satnam Ramgotra, noto per le sue collaborazioni nelle colonne sonore e nelle tournée del celebre compositore di Hollywood Hans Zimmer, e il giovane talentuoso chitarrista polacco Janek Pentz. Questi incontri musicali hanno contribuito a creare un album unico nel suo genere, ricco di influenze e stili diversi.
Non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di fare due chiacchiere a tu per tu con Andrea…
L’intervista ad Andrea Valeri
Nel tuo nuovo album ‘Odissea’ ci sono delle incredibili collaborazioni con artisti come Tommy Emmanuel, Satnam Ramgotra e Janek Pentz. Puoi condividere con noi l’esperienza di lavorare con questi musicisti di fama mondiale e come hanno influenzato la creazione del tuo nuovo lavoro?
Lavorare insieme a questi “mostri sacri” del panorama musicale internazionale è stata assolutamente un’emozione unica, in primo luogo perché rappresentano dei punti di riferimento da sempre per me e la mia musica, e poi perché sentire il loro tocco geniale sul mio album è una sensazione indescrivibile.
Il duetto con Tommy Emmanuel sul brano “Anghelos Preghende” è venuto fuori con una naturalezza strepitosa: quando ascoltai per la prima volta questo pezzo composto da Giuseppe Dettori/Antonio Galbiati e cantato dalla meravigliosa voce di Lintas, ebbi subito la sensazione che sarebbe stato quello giusto su cui Tommy ed io avremmo potuto realizzare il duetto.
A lui piacque subito moltissimo, ed entro pochi giorni registrammo tutto.
Tommy con la sua immensa anima musicale è riuscito a conferire ad “Anghelos Preghende” una magia unica che sono assolutamente onorato di avere su questo album.
La stessa cosa è avvenuta anche con Satnam Ramgotra, che io avevo visto dal vivo in diverse occasioni e paesi accanto ad Hans Zimmer. Un percussionista e batterista da annoverare di sicuro tra i migliori del globo, e per me anche un eroe che seguo sin quando ero bambino e lo sentivo suonare su colonne sonore quali Inception, Il cavaliere Oscuro, Pirati dei Caraibi, Man of Steel e moltissimi altri…
Avevo sempre avuto il sogno di averlo a bordo di un mio disco su un brano che lo potesse rappresentare in tutto il suo estro, ed alla fine… è successo davvero nella traccia “Due Anime”.
Questo pezzo l’ho arrangiato insieme al grande chitarrista sardo Massimo Cossu, membro storico dei Tazenda e fantastico strumentista/compositore, e dopo aver finito il tutto ho mandato la demo a Satnam che ha registrato tutta la parte di Tablas e vari altri strumenti percussivi…
Non ho dato a lui nessuna linea guida, se non quella di lasciarsi trasportare dallo spirito del brano e suonare come solo lui sa fare, e così è stato… Quando mi ha rimandato le parti ho solo pianto di gioia e commozione per quel momento magico.
Janek Pentz che è ospite nell’ultimo pezzo “Marching Season”, è uno dei più giovani e talentuosi chitarristi acustici non solo del suo paese (Polonia) ma di tutto il panorama Europeo.
Venne ad un mio concerto quando aveva solo 10/11 anni, e l’ho rivisto dopo ben 14 anni nel 2022 a Varsavia, era diventato un vero e proprio portento.
Il brano che gli avevo proposto di duettare come ospite appunto “Marching Season” scritto da Yanni, è uno di quei pezzi che sono circa impossibili da rendere su chitarra, oltretutto perché le figure ritmiche variano in tutto il pezzo da 7/8, 5/8, 9/8, 13/8.
Era una sfida trovare un giovane chitarrista in grado di destreggiarsi tra tutte queste peculiarità ma, Janek è riuscito a compiere tutto ciò in 1 ora di studio insieme, ed è stato formidabile.
Nel tuo percorso musicale, hai attraversato diverse fasi, dalle tecniche di chitarra classica all’elettrica e all’acustica. Come hai sviluppato il tuo stile unico, che comprende thumbstyle, fingerstyle e flatpicking, e come si riflette nel tuo nuovo album ‘Odissea’?
Ho cercato di rimanere sempre curioso, più aperto possibile alle novità guardando verso i nuovi orizzonti della chitarra.
Credo che la svolta sia avvenuta quando ho riflettuto sul fatto che la chitarra sia uno “strumento musicale”, due parole non di poco conto in quanto è uno strumento, non la musica, quest’ultima è ben altra cosa.
Quando si lavora sulla parte musicale e non solo “strumentistica”, siamo portati a scoprire nuove tecniche per cercare di venire in contro a ciò che la musica richiede per essere espressa al meglio. Ecco come nascono secondo me le nuove tecniche proposte in Odissea, sono semplicemente il mezzo, la necessità per esprimere questo nuovo panorama musicale; direi che sono una fusione di tutto il mio passato più uno sguardo di futuro.
Sebbene in tutto il disco la chitarra sia in primo piano, la title track ad esempio riflette anche la tua capacità di orchestrare. Quali sono i tuoi principali riferimenti nell’arte della composizione e dell’arrangiamento delle parti orchestrali?
Assolutamente il mondo delle colonne sonore o in generale della composizione per il cinema. Ho lavorato anch’io a due film durante questo 2022/2023 come compositore e arrangiatore, e credo che mi sia servito moltissimo in quanto ho potuto approfondire l’aspetto di come legare la musica all’immagine e come ridare emozioni e sensazioni tramite l’utilizzo di determinati suoni o strumenti.
Questo pianeta musicale mi ha sempre affascinato ed è sempre stato con me fin da piccolo. In fin dei conti quandunque scriviamo un pezzo di musica, scriviamo una colonna sonora da apporre dietro al “film” che abbiamo in mente e che ha ispirato quel brano.
Il risultato arriva quando il pubblico sente di rivivere quella determinata storia nella mia musica senza che io abbia usato parole nel pezzo, se questo riesce ad accadere con il disco Odissea ne sono super onorato e felice!
Quali sono stati i momenti più memorabili o ispiratori nella tua carriera che hanno contribuito alla tua crescita artistica?
Di sicuro aver incontrato personalmente ed essermi trovato a condividere il palco con alcuni dei miei “supereroi” musicali di sempre.
Ad esempio è successo quando nel maggio scorso in Inghilterra ho incontrato il bassista dei Dire Straits, John Illsley, e ho potuto suonare un concerto per lui e per tutto il pubblico presente.
Sono state emozioni inimmaginabili per me: guardavo i DVD dei loro concerti live da quando avevo 11 anni e non ho potuto trattenere qualche lacrima di gioia quando insieme abbiamo duettato sul palco “Romeo & Juliet”, lui era lì… davvero alla mia destra, era come essere tornato 22 anni indietro e rivivere quelle emozioni musicali da protagonista accanto a lui.
Anche solo il fatto di aver trascorso del tempo con queste persone, e poi aver suonato con loro, mi ha fatto crescere tantissimo e gli sono infinitamente grato per tutto l’amore e l’ispirazione che hanno saputo trasmettermi per la musica e per la vita.
Il titolo del tuo nuovo album, ‘Odissea’, evoca un viaggio epico. Cosa vuoi che gli ascoltatori scoprano o sperimentino durante l’ascolto di questo album, e come hai tradotto questo tema nell’opera?
La musica ha accompagnato ogni istante di questi primi 16 anni di attività… Mi ha fatto vivere innumerevoli avventure, così come ha permesso che potessi incontrare tutte quelle persone che hanno cambiato per sempre la mia vita…
Con la sua magia mi ha fatto salpare verso luoghi incredibili. Così come Odisseo nei suoi viaggi ha solcato i mari alla ricerca dei segreti più profondi della vita, anch’io voglio portare gli ascoltatori, con questo album, a scoprire dove la musica possa portarci imbarcandosi sulla sua nave…
Ogni brano è un tassello di un mosaico che alla fine dell’album si presenta in tutte le sue sfaccettature, ciascun pezzo porta al successivo, da un’avventura all’altra fino a concludere il cerchio.
Hai avuto una carriera musicale di successo fin da giovane e hai già pubblicato molti album da solista. Quali sono i tuoi obiettivi e ambizioni per il futuro e ti vedremo presto anche dal vivo?
Non voglio mai smettere di imparare e di essere curioso, un po’ come Odisseo. Vorrei cercare di vivere sempre la musica con crescente entusiasmo ed abbandonarmi a lei, farmi condurre dove vuole come le correnti dei mari.
Spero di poter dare il mio meglio in ogni momento per tutti coloro che mi ascoltano e mi seguono, perché sono a loro grato più di quanto si possa dire a parole.
Questa nuova Odissea arriverà di sicuro anche dal vivo… e il viaggio è già iniziato.
Per ascoltare e acquistare l’album
Chi desidera avere una copia fisica dell’album può acquistarla tramite il sito ufficiale di Andrea Valeri.
Per coloro che preferiscono l’ascolto in streaming, l’album è disponibile su Spotify.
Per rimanere sempre aggiornati sulle ultime novità di Andrea Valeri e seguirlo nei suoi prossimi concerti ed eventi, potete seguire i suoi social media:
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