Chi mi legge, segue o partecipa alle mie lezioni/sessioni sa che da anni affermo che realizzare un convertitore/scheda audio che “suoni male”, può essere fatto solo mettendoci tutte le peggiori intenzioni perché è facilmente disponibile alta tecnologia a costi veramente irrisori rispetto a soli 10 anni fa.
Fino agli inizi del nuovo millennio abbiamo fatto test carbonari per capire quanto un dispositivo costoso suonasse talmente bene da giustificare la spesa… ma da anni (per i suddetti motivi tecnologici) abbiamo lasciato perdere perché aveva poco senso passare ore a cercare dei dettagli più dipendenti dal nostro gusto che dalla qualità, secondo la mia nota scala di valori: funziona, suona… suona bene.
Recentemente sono stato tirato in ballo da un amico per la scelta fra dispositivi economici e mi sono ricreduto in parte, sempre restando fermo il mio punto di vista sulla necessaria buona volontà per farlo suonar male: nell’industria audio c’è chi continua a proporci qualcosa che suona male e/o con aspettativa di vita brevissima…
Per fortuna in questo periodo ho avuto il piacere di testare (finalmente!) una scheda audio Metric Halo, azienda che sposa totalmente la filosofia TWC (per esempio: riduzione dell’assorbimento elettrico del 35%, consuma solo 20,7 watt), ossia realizzare prodotti al vertice tecnologico senza scendere a nessun compromesso in nessun punto/componente del progetto.
Di conseguenza, questa filosofia mette al primo posto il rispetto per il cliente, che è nella condizione di analizzare l’investimento secondo una corretta logica economica: pensare al ciclo vitale del dispositivo che nel caso della ULN-8 è un progetto totalmente aggiornabile, direi eterno!
Vediamo con piacere un approccio veramente green a favore di Madre Terra*, totalmente contrapposta alla logica del consumo da obsolescenza programmata per l’usa e getta.
Dopo ‘sto (necessario) pistolotto, torniamo alla Metric Halo ULN-8 mkIV, descritta nella sua pagina web come “una completa console per registrazione e mix, modulare ed espandibile, con 8 preamplificatori microfonici boutique, convertitori di livello mondiale, uno studio pieno di outboard e un controller professionale per monitor analogico compatibile con Atmos. Integrato con un’interfaccia per computer a prova di futuro.“
Infatti, la versione IV offre una strepitosa sezione virtuale con mixer e una suite di plugin di ottima qualità, unita alla grande versatilità delle connessioni analogiche e digitali, ampliabili tramite i moduli opzionali EdgeCard facilmente installabili/scambiabili.
A prima vista la soluzione di fornire moduli di soli 8 canali ci ha lasciati un attimo perplessi. Ma poi l’abbiamo apprezzata anche perché sarebbe dura mettere qualsiasi cosa in più, sia come controlli che come connettori, visto il già larghissimo uso di DB25.
Ecco riassunte le nostre impressioni:
- Rapida? Non proprio : le regolazioni manuali dal pannello frontale non sono proprio immediate, ma una volta che si prende la mano con i tastini e le indicazioni dei LED, si vola
- Indipendente? Assolutamente: il suo software e i plugin la rendono un’unità da usare anche senza computer
- Versatile? Decisamente: ottima già così, ma per qualsiasi eventuale esigenza specifica ci sono i suddetti moduli EdgeCard
- Qualità? Ottima!
Cosa abbiamo registrato per fare questa affermazione? Di tutto di più, a iniziare da un fortepiano Erard per arrivare a una ricca (come quantità di elementi) batteria reggae, passando per voci, chitarre classiche ed elettriche, ecc…
In poche parole: suono analitico e preciso, dettaglio stratosferico, esemplare risposta ai transienti…e mi fermo qui!
I nostri test hanno confermato in pieno i giudizi condivisi da due amici fonici professionisti che lavorano esclusivamente in ambito di musica classica.
L’importazione in Italia è curata da Pierangelo Troiano (x[email protected]) che sarà sicuramente disponibile a illustrare i prodotti e le interessanti promozioni in essere fino a fine anno… approfittatene!
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