Prendiamo una tipica progressione di accordi, ovvero I-VI-IV-V (esempio tipico: Do, Lam, Fa, Sol): il modo più semplice di suonare ognuno degli accordi è accompagnare con la nota sostitutiva dell’accordo al basso (mano sinistra) e con le note della triade (mano destra), partendo dalla fondamentale e aggiungendo la terza e la quinta.
Tuttavia, l’accordo non è vincolante in merito alle tre note che lo compongono. Ad esempio, analizziamo l’accordo di Do maggiore, composto da Do-Mi-Sol, e l’accordo successivo LAm, composto dalle note LA-Do-Mi: a colpo d’occhio si nota subito che i due accordi condividono due note, ovvero Do e Mi.
Mantenendo quindi inalterata la forma di Do maggiore di partenza, possiamo modificare quella del Lam minore, aggiungendo la nota La nell’ottava successiva in sostituzione a quella di Sol che stavamo suonando per l’accordo di Do.
In tal modo il movimento della mano sarà molto più stretto e riguarderà una singola nota, i vantaggi nel playing sono evidenti.
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Chi è Marco Vassallo
Marco Vassallo è un giovane polistrumentista genovese. Si avvicina al mondo della musica fin dalla prima infanzia, grazie alla passione trasmessagli dal padre.
Inizia il suo percorso didattico attorno ai 20 mesi di età, suonando per una decina d’anni esclusivamente la chitarra fingerstyle/fingerpicking; all’età di 11 anni entra al Conservatorio Niccolò Paganini di Genova, che frequenta per un periodo.
Contemporaneamente fioriscono due nuovi interessi: quello per la musica rock e quello per il mondo delle tastiere. Questi due percorsi vengono portati avanti con tempo e pratica quotidiana; in particolare, lo studio della chitarra elettrica prosegue e si perfeziona con gli studi presso le Accademie Lizard di Torino, sotto l’egida di Tony de Gruttola.
Per quanto riguarda invece l’approccio sulle tastiere, esso è il frutto di una conoscenza pregressa della musica, da sempre analizzata in maniera molto critica, anche – ma non solo – grazie all’orecchio assoluto, e, soprattutto, a molte ore di esercizio quotidiano.
Non ultima, una grande passione per l’informatica ha fatto sì che il mondo “nerd” del tastierista, fatto di automazioni e di MIDI, diventasse uno dei suoi principali campi di conoscenza.
Una delle esperienze che ha segnato maggiormente Marco è senza dubbio l’incontro con la realtà di Musicoff Young; all’interno di questo progetto ha potuto confrontarsi con dimensioni, sia musicali che umane, estremamente eterogenee e farne derivare una grande crescita.
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