Questo brano carico di emozioni offre agli ascoltatori una narrazione vivida, unendo la maestria chitarristica di Bonamassa con la grandiosità di un’intera orchestra, catturando l’essenza del coraggio e lo spirito di un matador di fronte al suo destino.
“The Last Matador Of Bayonne” è stato arrangiato dal leggendario compositore David Campbell e vanta anche un assolo di tromba di Rashawn Ross, membro di lunga data della Dave Matthews Band.
La canzone è tratta dall’album in studio del 2011 Dust Bowl. Bonamassa racconta: “c’è una Bayonne in Francia, da cui questo brano prende il titolo. Nel 2010, durante le date negli anfiteatri europei con gli ZZ Top, in molte di queste città, quando dicono ‘Anfiteatro’, non scherzano. Si riferiscono a vere e proprie arene in stile romano. Nel corso degli anni, penso che abbiano eliminato l’uccisione dei tori. I matador sono lì più che altro per lo spettacolo. Ma durante uno di questi concerti, mi trovavo in una delle aree dove stavano i matador e ho visto questa piccola porta. L’ho aperta e ho trovato una piccola cappella di preghiera, dove immagino un matador si sedesse a pregare prima di affrontare un toro. Ho iniziato a pensare: chi è stato l’ultimo a farlo? Era un ottimo spunto per una canzone – ancora una volta, pensare che potresti morire facendo il tuo lavoro.“
Dopo il singolo di apertura dell’album, la coinvolgente versione dal vivo del classico di Bobby “Blue” Bland “Twenty-Four Hour Blues“, “The Last Matador Of Bayonne” continua a mostrare la capacità di Bonamassa di trasmettere storie attraverso la sua musica.
Live At The Hollywood Bowl With Orchestra mette in mostra la miscela virtuosistica di blues e rock di Bonamassa, ma eleva anche i brani preferiti dai fan con arrangiamenti orchestrali grandiosi realizzati da alcuni dei migliori musicisti di Hollywood – David Campbell, Trevor Rabin e Jeff Bova.
“Pochi concerti rappresentano il mio viaggio nella musica più dell’Hollywood Bowl. Mi sono trasferito a Los Angeles nel 2003 in cerca di opportunità e di un affitto più economico rispetto a New York City. Il mio primo concerto al The Mint fu frequentato solo da 5 miei amici. Abbiamo suonato molte volte al Greek Theatre da allora, ma il Bowl è sempre stato un sogno. L’orchestra e l’imponente scala dell’evento e del luogo sono qualcosa che non dimenticherò mai. Sono così grato che abbiamo filmato questo evento speciale nella mia vita“, ricorda Bonamassa.
Disponibile in formati CD/DVD, CD/BR, 2 LP in vinile e digitale, l’album cattura l’essenza della carriera di Bonamassa, evidenziando il suo eccezionale talento e la fusione impattante di musica blues, rock e orchestrale.
Photo credits Jenise Jensen and Christie Goodwin
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