HomeStrumentiBasso - DidatticaMa come fanno i bassisti come Vincen Garcia a suonare quei groove pazzeschi?

Ma come fanno i bassisti come Vincen Garcia a suonare quei groove pazzeschi?

Ma come diavolo fanno bassisti come Vincen Garcia ad avere un groove così preciso e farci battere il piede senza sosta? Allora...

Guardando bassisti come lui o altri fenomeni del basso contemporaneo, che suonano con quella precisione impeccabile, ti sarà sicuramente capitato di chiederti come fa a mantenere un groove così stabile e coinvolgente, mentre tu, magari, fatichi a stare su tempi molto serrati per un tempo prolungato, così da perdere gradualmente sempre più focus e precisione, sia sul timing che sul suono delle note.

Non c’è nulla di strano se anche tu hai avuto questa sensazione! La precisione ritmica è un’abilità che richiede dedizione, ma non è un segreto riservato ai grandi maestri.
Ecco quindi qualche consiglio per poter migliorare il tuo timing e diventare tu stesso una “macchina da groove”.

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Il segreto di una buona precisione ritmica? Inizia dalla mano destra (e dal giusto strumento)

Se c’è un aspetto su cui tutti i grandi bassisti concordano, è l’importanza della mano destra (o sinistra, se sei mancino) nel controllo ritmico. Se vuoi ottenere quel suono chiaro e preciso, devi allenare la tua mano a pizzicare le corde con costanza e fluidità, senza sforzo.

Non di meno, è importante il rapporto intimo e personale col tuo strumento, che si può definire la tua “altra metà della mela” a tutti gli effetti.
E non è detto che il basso “da velocisti” sia quello per te ideale. Prendi come esempio un artista come Thundercat, che suona un particolare Ibanez TCB1006 per ottenere il suo suono distintivo.

Ma attenzione, questo non vuol dire che lo strumento ti “aiuta” a migliorare. Anche Thundercat ha lavorato (molto) duramente per padroneggiare questa tecnica. Non c’è altra strada, devi sudare!
Lo strumento giusto, però, aiuta casomai a non essere di ostacolo ai tuoi progressi.

Come dice Alex Lofoco, un altro bassista formidabile:

Usare entrambe le dita in alternanza e mantenere un ritmo fluido è il segreto per ottenere un suono bilanciato, ma bisogna allenarsi a ‘sentire’ dove sono le corde senza guardarle. (Alex Lofoco)

Insomma, la chiave sta nella pratica costante per rendere i tuoi movimenti automatici. Possibilmente, su uno strumento che per te è quello ideale e che ti permette di arrivare a lunghe sessioni di esercizio senza dolori alle articolazioni.
Non sempre ciò che è “bello” o “famoso” è anche “funzionale”.

Muting: la tecnica che distingue i pro dai dilettanti

Hai mai notato come i bassisti più esperti riescano a suonare senza far sentire quelle fastidiose risonanze delle corde che non vengono pizzicate? Questo è il risultato di una tecnica di muting ben eseguita.
Se non controlli le corde non utilizzate, finirai per creare un suono “sporco”, soprattutto su bassi con più di quattro corde, come il Dingwall NG suonato da Adam “Nolly” Getgood, con le sue frequenze basse e definite. Ecco, tra l’altro, un altro esempio di strumento scelto in base alle preferenze personali.

Se poi stiamo parlando di suonare il basso su un brano a forti tinte Funk, ad esempio “Magnetar” di Mark Lettieri, il muting diventa essenziale per mantenere un suono pulito, specialmente nelle parti ritmiche più dense.
Pratica questa tecnica ogni giorno, soprattutto quando suoni su corde basse come la E o la B.

Ancora una volta, Alex Lofoco ci dà un ottimo consiglio su come gestire le risonanze:

“Quando pizzichi una corda, le altre devono rimanere in silenzio. Impara a far lavorare il tuo mignolo e il dito anulare per fermare le vibrazioni delle corde più gravi”. (Alex Lofoco)

Il metronomo: da nemico a miglior amico

Ammettilo: l’idea di suonare con il metronomo ti annoia a morte… Ma ecco un segreto: il metronomo è il tuo migliore amico se vuoi davvero migliorare la tua precisione ritmica.

Molti grandi musicisti, come Victor Wooten, parlano di come abbiano trascorso ore suonando semplici groove insieme al metronomo per perfezionare il loro timing. Wooten spesso suona semplici scale in sincronizzazione con il battito, iniziando a velocità molto basse e aumentando gradualmente.

Prova questi esercizi pratici

Ecco alcuni esercizi che puoi mettere in pratica subito per diventare un metronomo umano (anzi, di più!):

  • Esercizio di raking: suona su tutte le corde del basso utilizzando un movimento alternato delle dita, cercando di mantenere il ritmo costante e fluido. Inizia a 60 BPM e aumenta gradualmente fino a 120 BPM, concentrandoti sulla precisione del tocco.
  • Muting sulle corde basse: prova a suonare un groove funky sulle corde E e A, come quello di Uptown Funk di Mark Ronson, e concentrati sul muting delle altre corde. Usa la tua mano destra per silenziare le corde non suonate e mantieni il suono pulito.
  • Metronomo con variazioni: Imposta il metronomo a 70 BPM e suona una nota per ogni battito. Poi suona ogni due battiti, e infine ogni quattro. Questo esercizio ti aiuterà a migliorare il controllo sul tempo e a suonare in modo più rilassato anche nei passaggi ritmici più complessi.

Se vuoi metterti davvero alla prova, prova a suonare groove complessi come quello di “What’s the Use?” di Mac Miller con il metronomo. È un vero banco di prova per il controllo del tempo.

Ora tocca a te!

Bene, ora hai tutte le informazioni e gli esercizi che ti servono per migliorare la tua precisione ritmica. Prenditi il tempo necessario per fare pratica, perché i risultati arriveranno solo con la costanza.
Facci sapere come sta andando! Quali difficoltà hai incontrato? Sei riuscito a migliorare il tuo groove? Lascia un commento qui sotto e condividi i tuoi progressi!

Se vuoi fare un passo in più e approfondire al massimo le tecniche per migliorare la tua mano destra e il tuo timing, ti consigliamo vivamente di dare un’occhiata al corso di Alex Lofoco su Musicezer (p.s. non aver paura, è tutto sottotitolato in italiano!).