Chiunque abbia mai messo le mani su un drum set lo sa: la tentazione di strafare è sempre dietro l’angolo. Fill complessi, groove intricati, doppie casse a mille. Ma, attenzione, il vero batterista musicale non è quello che si fa notare a tutti i costi! È quello che fa “brillare” la canzone.
“Un batterista è un narratore silenzioso, uno che racconta la storia della canzone senza rubare la scena” (Alfredo Golino).
Cosa vuol dire suonare per la canzone?
Immagina di ascoltare una ballata dolce e improvvisamente entra un fill alla John Bonham. Potente, sì, ma del tutto fuori contesto.
Ecco perché musicalità non significa solo saper suonare bene, ma saper interpretare il brano.
Non esiste un approccio unico alla batteria, e proprio qui sta il bello. Suoni funk? Allora concentrati sul groove e lascia che la cassa e il charleston lavorino come un motore ben oliato.
Stai accompagnando un pezzo jazz? Lasciati ispirare da batteristi come Art Blakey o Tony Williams e mantieni un tocco leggero, quasi danzante.
Per il pop, invece, spesso less is more: una batteria lineare e pulita sarà la chiave per sostenere al meglio la melodia vocale.
“Ogni colpo di batteria deve aggiungere qualcosa alla storia. Ma il nostro lavoro è essere parte del tutto, non la star.” (Alfredo Golino).
Perché la musicalità è il tuo superpotere
La musicalità è molto più di una semplice abilità tecnica; è il filo invisibile che lega tutti gli strumenti, creando un’esperienza sonora coesa e coinvolgente.
Pensa a quei batteristi che non si limitano a “tenere il tempo”, ma che sembrano anticipare ogni movimento della band, adattandosi con eleganza alle dinamiche della canzone.
Questa capacità di “sentire” la musica e rispondere in tempo reale è ciò che rende un batterista davvero unico. E non si tratta solo di talento innato: la musicalità si coltiva con l’ascolto, la pratica e una comprensione profonda del linguaggio musicale.
La musicalità è un superpotere perché trasforma un buon batterista in un musicista straordinario, capace di fare la differenza in qualsiasi contesto. Il batterista che padroneggia la musicalità diventa una risorsa indispensabile per qualsiasi band, perché sa come enfatizzare i momenti chiave di un brano senza mai rubare la scena.
“La musicalità è la capacità di suonare al servizio della musica, non al servizio del nostro ego.” (Alfredo Golino).
Ma cosa significa concretamente essere musicali? Significa saper interpretare le emozioni di una canzone e tradurle in ritmo, dinamica e groove.
È la capacità di capire quando suonare con delicatezza, lasciando spazio agli altri strumenti, e quando invece spingere, dando energia e carattere al pezzo. La musicalità è ciò che ti permette di passare senza sforzo da un ballad delicato a un pezzo rock travolgente, o da un groove funk stretto e preciso a un’improvvisazione jazz fluida e articolata.
Non dimentichiamo che è anche uno strumento di comunicazione: un batterista musicale dialoga con gli altri membri della band. Presta attenzione al bassista, si adatta alle sfumature della voce, risponde alle variazioni di dinamica delle chitarre o dei fiati. È un continuo scambio di segnali e intuizioni, che dà vita a performance che colpiscono il pubblico nel profondo.
Infine, la musicalità è ciò che rende un batterista versatile e pronto ad affrontare qualsiasi sfida. Dai grandi palchi ai piccoli club, dai generi più popolari come il pop e il rock a quelli più di nicchia come il progressive o il fusion, la capacità di adattarsi e “servire la canzone” è un valore inestimabile.
E come ogni superpotere, anche la musicalità richiede disciplina, allenamento e un costante desiderio di migliorarsi.
Ricorda, la tecnica può essere impressionante, ma è la musicalità che lascia il segno!
Qualche consiglio per esercitarti
Prova questi esercizi per migliorare la tua musicalità:
- Registrati mentre suoni su basi di diversi generi musicali. Ascoltati e chiediti: “Sto servendo la canzone o sto esagerando?”
- Collabora con altri musicisti, magari un bassista. Confrontati su cosa funziona meglio per il brano.
- Sostituisci i fill complessi con dinamiche più semplici. Scopri come una semplice variazione può fare miracoli.
Metti in pratica questi consigli e fai sapere nei commenti com’è andata! Quali risultati hai ottenuto? Se hai dubbi o domande, condividili qui sotto: insieme possiamo crescere!
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