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SUM 41, il live bolognese e (forse?) anche l’ultimo in Italia

I Sum 41 sono tornati in Italia con un concerto memorabile, tutto esaurito, tenutosi all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno il 16 novembre.

La band ha deciso che questo sarà l’ultimo tour, intitolato Touring of the Setting Sum, a pochi mesi dall’uscita del loro ultimo album, Heaven :x: Hell.

Uno dei brani simbolo della band canadese, “Hell Song”, ricorda, nella sua parte strumentale iniziale, alcune somiglianze con “How You Remind Me” dei Nickelback.
Chissà se è una provocazione o una semplice coincidenza.
Di certo, la forte influenza di band molto più affini al loro sound, come i Green Day e i Blink-182 si fa sentire ancora, portando gli anni ’90 a rivivere con una travolgente nostalgia, facendoci tornare a un’epoca ormai lontana ma mai dimenticata.

La serata è stata un mix generazionale: tantissimi giovani under 30 erano presenti, accanto agli immancabili fan di vecchia data.
Come già annunciato, il gruppo si scioglierà definitivamente il 30 gennaio 2025, con un ultimo concerto a Toronto, Ontario, la loro città natale. Sarà una chiusura simbolica, dove l’inizio e la fine della loro carriera si incontreranno. Ma i fan si chiedono: sarà davvero un addio?

La scaletta del concerto è iniziata con “Motivation”, seguita dalla struggente “War”, tratta dall’album 13 Voices del 2016. La prima parte dello show si è chiusa con due brani iconici: “Still Waiting” e “Fat Lip”, perfetti per esprimere lo spirito irriverente e punk della band.

In un momento clou della serata, il frontman Deryck Whibley ha chiesto al pubblico quanti si considerassero “metalhead”, termine che identifica i fan accaniti del genere heavy metal. Con l’entusiasmo del pubblico, la band ha eseguito due cover metal straordinarie: “Raining Blood” degli Slayer e “Master of Puppets” dei Metallica.

Hanno inoltre proposto il brano “Out of Blood”, che conserva un’impronta metalcore. Questi elementi dimostrano le diverse influenze che hanno caratterizzato i Sum 41 dal loro debutto nel 1994.

Oltre al frontman Whibley, la formazione attuale comprende il chitarrista solista e seconda voce Dave Baksh, il bassista e seconda voce Jason McCaslin, il chitarrista e tastierista Tom Thacker, e il batterista Frank Zummo, apprezzato per il suo talento.

Durante l’encore, quando sembrava che tutto fosse terminato, la band è tornata sul palco per regalare un ultimo momento emozionante ai fan. Hanno eseguito brani come “So Long Goodbye”, al pianoforte, chiudendo la serata con un’intensità e una partecipazione che hanno conquistato tutti i presenti.

I Sum 41 sono stati per molti una colonna sonora di spensieratezza e felicità. Chissà se questo sarà davvero l’ultimo capitolo o se la band troverà un modo per sorprenderci ancora.