Lo scorso 20 novembre, nella suggestiva cornice della Sala Viscontea del Castello Sforzesco, si è svolto il panel “Come gira la musica: piattaforme e compensi agli artisti. I nuovi scenari dell’utilizzo sul web di opere musicali, alla luce della Direttiva Copyright”, organizzato dal Nuovo IMAIE nell’ambito della Milano Music Week.
L’evento ha visto la partecipazione di esperti del settore come Lodovico Benvenuti (IFPI), Giampiero Di Carlo (Rockol) e Andrea Miccichè (Nuovo IMAIE), i quali hanno approfondito le dinamiche di un’industria musicale in continua trasformazione.
Lo scenario dello streaming: evoluzioni e criticità
Giampiero Di Carlo ha aperto il dibattito descrivendo come lo streaming abbia rappresentato una vera e propria rivoluzione per il settore musicale.
“In 23 anni il prezzo degli abbonamenti è rimasto invariato, mentre la quantità di musica disponibile è aumentata di 8.700 volte” ha spiegato, sottolineando come il passaggio da un modello di scarsità a uno di sovrabbondanza abbia cambiato le regole del gioco.
Tra le sfide attuali, l’introduzione del modello artist-centric (avviato nel 2023 da Universal e adottato con varianti da Spotify) promette di mettere al centro i professionisti del settore, differenziandoli dai creatori occasionali.
Tuttavia, rimane aperto il dibattito su come distribuire equamente le royalties, in un contesto dove l’algoritmo ha sostituito in gran parte la “cura umana” nella selezione musicale.
Superfans, dynamic pricing e nuove opportunità
Un altro tema cruciale riguarda i superfans, definiti come coloro che instaurano un legame viscerale con gli artisti. Secondo le stime, entro il 2030 il mercato dei superfans potrebbe valere 4 miliardi di dollari, offrendo nuove opportunità di guadagno attraverso esperienze VIP e pacchetti esclusivi.
Di Carlo ha inoltre menzionato il controverso dynamic pricing, supportato da Live Nation. Sebbene questa pratica prometta maggiori introiti per gli artisti, richiama problematiche legate al secondary ticketing, con il rischio di alienare una parte del pubblico.
Diritti e compensi: il nodo della Direttiva Copyright
Il presidente di Nuovo IMAIE, Andrea Miccichè, ha affrontato il tema dei diritti degli artisti, evidenziando le criticità legate alla Direttiva Copyright. Nonostante il lungo percorso legislativo che ha portato alla sua approvazione, molti artisti, soprattutto quelli indipendenti e i turnisti, non percepiscono compensi proporzionali dai ricavi dello streaming.
Miccichè ha ricordato come il diritto alla “messa a disposizione” rappresenti uno degli strumenti più potenti per garantire una remunerazione equa, ma ha denunciato la persistenza di ampie zone grigie dove i fonogrammi vengono utilizzati senza adeguato compenso.
“Molti artisti di sessione, pur essendo fondamentali per la produzione musicale, restano esclusi dai benefici economici del digitale” (A. Micciché)
La sfida dell’intelligenza artificiale
Un altro argomento centrale è l’impatto dell’intelligenza artificiale generativa sulla musica. Secondo Di Carlo, questa tecnologia rappresenta una sfida non solo per la produzione musicale, ma anche per la tutela dei diritti.
Lodovico Benvenuti ha sottolineato come sia necessario mantenere alta l’attenzione su modelli economici basati sul “free riding” dei contenuti, che rischiano di destabilizzare ulteriormente un settore già fragile.
Conclusioni e prospettive future
Il panel si è concluso con un invito alla riflessione su come affrontare le sfide future dell’industria musicale. Tra modelli di business in evoluzione, la valorizzazione del pubblico e le implicazioni delle normative sui diritti d’autore, il dibattito resta aperto e di grande attualità.
Vi invitiamo a guardare il video all’inizio di questo articolo per approfondire tutti i temi del panel.
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