Il metodo “Hanon” è una raccolta di esercizi per pianoforte elaborati da Charles Luis Hanon, utili a migliorare la meccanica dei movimenti delle mani, consentendo così al musicista di rinforzare la propria tecnica e precisione sia a livello fisico-muscolare che mentale.
Ma se pensi che questo metodo sia solo roba per pianisti, potresti dover cambiare idea. Infatti, il metodo Hanon si è dimostrato un alleato insospettabile anche per i bassisti.
Ma come si fa a trasformare uno studio concepito per i tasti di un pianoforte e portarlo sulle corde e tasti del basso? E soprattutto: vale la pena? Spoiler: assolutamente sì.
Hanon per il basso: un’idea folle o geniale?
Il metodo Hanon è famoso per i suoi esercizi ripetitivi e ipnotici, studiati per sviluppare forza, indipendenza e precisione nelle dita. Quindi, perché un bassista dovrebbe dedicare del tempo a questi pattern, quando potrebbe concentrarsi su groove e linee ritmiche?
Dario Deidda, uno dei più apprezzati bassisti italiani, offre una prospettiva interessante: “
Il Metodo Hanon è come un laboratorio: ti permette di esplorare il manico del basso con la precisione di un pianista” (Dario Deidda).
Per Deidda, Hanon non è solo un esercizio tecnico, ma un metodo per collegare il cervello alle mani, migliorando la memoria muscolare e la consapevolezza armonica.
Gli esercizi, adattati al basso, insegnano come padroneggiare le posizioni e visualizzare le tonalità con una chiarezza che spesso manca ai musicisti autodidatti.
Come si adatta Hanon al basso?
La chiave è la trasposizione intelligente. Sul pianoforte, ogni dito ha il suo tasto; sul basso, ogni dito lavora in sinergia con il manico. Gli esercizi di Hanon vengono quindi riorganizzati per includere cambi di posizione, esercizi su scala cromatica e passaggi tra corde.
Un esempio? Prendi un semplice esercizio di Hanon che segue una progressione di otto note ascendenti e discendenti. Sul basso, puoi applicarlo alternando corde e tonalità, sfruttando diteggiature diverse. Questo non solo migliora la tua tecnica, ma allena anche il tuo orecchio musicale.
Perché Hanon può migliorare il tuo suono
Suonare gli esercizi di Hanon al basso non riguarda solo la tecnica: è anche un modo per rendere il tuo suono più pulito e definito. Molti bassisti lottano con note ghost o corde risonanti che influenzano l’esecuzione. Con Hanon, impari a controllare ogni dettaglio.
“La precisione del metodo Hanon ti costringe a concentrarti su ogni nota, eliminando le imperfezioni e dando al tuo basso una voce chiara e sicura” (Dario Deidda).
Proviamoci insieme: 3 esercizi pratici
- Le scale cromatiche in versione Hanon
Partendo da una scala cromatica, suona ogni nota alternando l’uso del plettro e del pizzicato. Salta da una corda all’altra per allenare anche la mano destra. - Pattern ascendenti e discendenti
Scegli una tonalità e suona otto note ascendenti. Torna indietro ripetendo il pattern su corde diverse. Usa il metronomo per mantenere il tempo. - Accenti dinamici
Per ogni otto note, accentua la prima e l’ultima. Questo esercizio migliora il controllo ritmico e la forza dinamica.
Esercitati e raccontaci la tua esperienza
Il Metodo Hanon è molto più di un semplice esercizio tecnico: è uno strumento per costruire il tuo stile unico. Prova gli esercizi, sperimenta con variazioni e condividi nei commenti i tuoi risultati o dubbi. La musica è un percorso personale, e ogni scoperta ti avvicina al tuo obiettivo.
Se vuoi approfondire come Dario Deidda utilizza il Metodo Hanon per trasformare il basso in un pianoforte armonico, dai un’occhiata al corso “My Way: Il basso jazz dalla tecnica alla creatività” su Musicezer.
Chissà, potrebbe essere il prossimo passo nel tuo viaggio musicale!
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