Phantom 48v, sicuramente l’avrete usata almeno una volta, ma vi siete mai chiesti il perché?
Oggi il mondo audio è letteralmente tempestato di nozioni che sono date per scontate, che tutti noi utilizziamo quotidianamente ma di cui non conosciamo la storia, le origini, il perché.
Questo è un grande male, poiché una volta si lavorava solo sulla base delle necessità e dei “perché” e chiunque maneggiasse un oggetto tecnologico, ne aveva anche una conoscenza tecnica piuttosto approfondita. Potremmo parlare di audio pro, di microfoni come in questo caso, ma lo stesso discorso potrebbe valere per il mondo Hi Fi o, saltando di palo in frasca, per il motore delle nostre automobili o altro.
Nel mondo odierno siamo, insomma, spesso abituati a “premere un bottone senza sapere il perché”, ma solo conoscendo il risultato finale.
Visto che però abbiamo la fortuna di avere con noi uno dei massimi esperti di microfoni al mondo, Silvano Ribera, fondatore di Audio Ribera, è l’ora di levarci qualche interrogativo, partendo anche da domande in apparenza banali, ma che così banali non lo sono affatto.
Iniziamo quindi da un meccanismo che tutti noi abbiamo usato almeno una volta: la phantom a 48v, cioé un tipo di alimentazione particolare che è stata inventata per il funzionamento dei microfoni a condensatore.
Ma perché? Perché proprio 48v? E cosa diavolo c’entrano le radio norvegesi?
Scopritelo ora…
Precisazione: a 5.55 del video ovviamente Silvano intende dire “trasformatore” e non “condensatore”, piccolo lapsus 😉
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