Se n’è andato D. A. Pennebaker, il regista che filmò Monterey e quella chitarra incendiata di Jimi Hendrix.
Le avrete viste mille volte quelle immagini in cui Hendrix, al termine di una furibonda esibizione sul palco del festival di Monterey, prende del liquido infiammabile, lo spruzza sulla sua chitarra in un atto quasi erotico, per poi dare alle fiamme la Stratocaster il cui suono a sua volta aveva fatto incendiare il pubblico di fronte.
Ma chi c’era dietro quella cinepresa? C’era lui, D. A. Pennebaker, il regista delle rockstar. Il suo Monterey Pop fu il primo film a documentare un evento rock così dettagliatamente da diventare simbolico di un’era, quasi quanto lo sarà anni più tardi un altro film, quello del festival di Woodstock. Con la differenza che a Monterey, nel 1967, si era in piena Summer of Love, l’inizio di quel triennio che avrebbe cambiato il mondo, discografico e giovanile.
Il ricordo va a qualche anno fa, quando il regista fu presente a una rassegna cinematografica bolognese in cui il suo documentario fu proiettato dopo un attento restauro. Singolari le sue parole: “Avevo una luce rossa di riferimento che mi avvisava quando filmare, quando le esibizioni sembravano essere le migliori, visto che la pellicola non sarebbe bastata per tutta la durata del festival. Di Jimi Hendrix manca all’appello solo il primo brano, dopodiché la luce rossa si accese e… non si spense più sino alla fine del concerto“.
Oltre a Monterey Pop D. A. Pennebaker ha messo la sua firma su altre pellicole molto importanti per la storia della musica.
Prima di tutto il film documentario Don’t Look Back, che seguì il tour di Bob Dylan nel Regno Unito durante la primavera del 1965. Un filmato in presa diretta, che venne pubblicato due anni dopo, nel ’67. Proprio per la presa diretta dobbiamo anche ricordare questo regista, in quanto ne fu un pioniere, di quello che viene chiamato anche “cinema verità“.
E poi ancora, fu proprio Pennebaker a filmare l’ultimo concerto di quel parto dell’immaginazione di David Bowie che era Ziggy Stardust. Nel 1973 il Duca Bianco durante fece dare l’addio alle scene, in modo teatralmente drammatico, al suo alter ego, il tutto impresso sulla pellicola di Ziggy Stardust and the Spiders from Mars.
Venne poi nel 1989 il film 101, dedicato al live dei Depeche Mode. A Pennebaker si devono anche una serie di film come Rock’n’Roll Music con Chuck Berry, Woodstock Diary, Jimi plays Monterey e quello Sweet Toronto, girato nel 1969, che vede comparire star come Little Richard, Chuck Berry, Bo Diddley, John Lennon e Yoko Ono.
Pennebaker ci ha lasciato il 1 agosto 2019 all’età di 94 anni, nella sua casa di Long Island.
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