Perché, e come, Freddie Mercury arrivò a scrivere quella meravigliosa canzone che è “Bohemian Rhapsody“?
Nell’ultimo anno non c’è dubbio su quale sia la canzone che ha riscosso, nuovamente, più successo praticamente ovunque: “Bohemian Rhapsody” dei Queen, trainata ovviamente dall’omonimo film biopic sulla vita di Freddie Mercury e della band.
Ma chi di voi sapeva che questo brano, che più precisamente è l’unione di 3 diverse composizioni, poteva finire per essere una canzone intitolata “The Cowboy Song“?
È quello che ci viene raccontato dal video del canale The HollyHobs, che ha già raggiunto le 4 milioni di visualizzazioni.
Tranquilli, Mercury non ha mai dato di sua volontà quel titolo alla canzone, ma in effetti nella sua prima gestazione la prima parte dell’opera, quella che appunto inizia con “Mama, just killed a man“, poteva sembrare un qualcosa di molto simile a una storia di pistoleri. La cosa è stata raccontata nel documentario Days of Our Lives da Chris Smith, tastierista degli Smile – per chi non lo sapesse la band precedente ai Queen in cui Brian May e Roger Taylor accolsero Mercury alla voce – che afferma proprio che il cantante stesse già lavorando in quegli anni al brano, che proprio Smith aveva soprannominato “The Cowboy Song”.
Nel video di HollyHobs si afferma che l’idea originaria del brano sia venuta a Mercury ben 10 anni prima del suo ingresso nella band e che il tema western fosse ben più che una goliardia di Smith. Ed è divertente come venga simulato un arrangiamento in stile country western del brano.
Diremmo, con una certa sicurezza, che Mercury non avrebbe mai inciso in quel modo questa favolosa canzone (per fortuna!), ma del resto non dimentichiamoci che le sue foto con un cappello da cowboy non sono rare e che una canzone come “Crazy Little Thing Called Love” è comunque un occhio strizzato al rock’n’roll/country rock.
Passando da toni scanzonati a quelli un pochino più seri, Tim Rice, famoso autore e paroliere inglese nonché amico di Freddie, dà tutt’altra spiegazione delle parole “Mama, just killed a man“.
L’uomo che Mercury ha ucciso, secondo Rice, è essenzialmente “il vecchio Freddie”, se stesso, la versione di sé imprigionata, dalla storia familiare e dall’insicurezza, in una personalità limitata, sbagliata. Sarebbe quindi questa la canzone dell’outing di Freddie Mercury, quella con cui chiude definitivamente col passato e accetta di essere, non solo sessualmente ma a un livello ancor più profondo, quello che aveva sempre saputo.
Qualunque sia il perché, godetevi il video e poi ricordatevi che come ci ha detto Freddie stesso: “Nothing really matters, Anyone can see, Nothing really matters, Nothing really matters to me. Anyway the wind blows.” (“Niente veramente importa, Chiunque può capirlo, Niente veramente importa, Niente veramente m’importa. Comunque il vento continua a soffiare…“)
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