Stef Burns ha accontentato i suoi fan chitarristi presentando lui stesso in un video il setup per il Nonstop Live Tour 2019 di Vasco Rossi.
Burns è probabilmente uno dei chitarristi più amati e apprezzati nel nostro Paese, da molti anni oramai inseparabile lead guitar di Vasco e anche quest’anno al suo fianco per il grandioso tour negli stadi.
Proprio da San Siro, Stef ha pubblicato pochi giorni fa un video in cui presenta il suo equipaggiamento di chitarre, amplificatori ed effetti, che stavolta mostra scelte decisamente mirate e compatte. Del resto, Burns non è mai stato chitarrista da troppi fronzoli, al di là di alcuni effetti necessari alle canzoni è uno di quelli che ha “il manico” e spesso una chitarra, un cavo e un amp per lui possono essere sufficienti.
Facciamo un riassunto qui della strumentazione presentata.
Come chitarra abbiamo innanzitutto la sua “numero 1” cioé la sua fedele Fender Stratocaster con humbucker al ponte (Seymour Duncan Jeff Beck) e due single coil Fender Texas Special manico e centrale, che è stata recentemente ritastata da un liutaio di Cremona. Questa strato è del 1991 ed è stata costruita presso il Fender Custom Shop da Larry Brooks, lo stesso che si occupava delle strat di Stevie Ray Vaughan.
La “numero due” è la stessa chitarra replicata dal Fender Custom Shop, in colorazione però bianca e in accordatura droppata (un drop D, Stef dice che in questo tour vengono usate molte accordature basse, segno anche della svolta “heavy” che Vasco ha dato ultimamente a molti suoi brani dal vivo).
C’è poi la mitica Kramer anni ’80 che Burns utilizza sin dai tempi in cui andava in tour con Alice Cooper e che ha usato molto anche con Vasco, ad esempio in studio nell’assolo di “Delusa” da Gli Spari Sopra. La chitarra è decorata dai disegni della figlia di Stef, Jamie.
Continuiamo con l’ennesima bella Stratocaster di liuteria, praticamente una copia della number one ma con 3 pickup formato single coil Suhr modello Landau, per poi passare a due Gibson, una stupenda Les Paul Custom nera del 1968 e una SG del 2009 accordata in Re con drop C, praticamente un’accordatura da Doom/Stoner.
Infine, un’Ibanez sette corde usata per la canzone “Fegato, fegato spappolato” e una chitarra di produzione recente, una Yamaha RevStar con humbucker splittabili.
Gli amplificatori utilizzati sono, da sempre, due testate Marshall JCM900 modificate da Massimo Mantovani, uno dei nomi più famosi in circolazione (da decenni) per le customizzazioni a questi amplificatori. Alle testate sono collegate le relative casse 4×12″, con una configurazione stereo del segnale. Il suono è ripreso dai classici Shure SM57 e da microfoni Electro-Voice Raven.
La sorpresa più grande è quella del reparto effetti: visto che parte della strumentazione di Stef è stata purtroppo rubata, nel riassemblare una pedaliera Stef ha seguito la via della praticità, scegliendo una Line 6 Helix. Da questa, alcuni effetti entrano nei send-return degli amplificatori, altri invece vanno diretti nell’input (tutti i collegamenti sono fatti con cavi Reference).
Fuori dalla pedaliera compatta troviamo solo un wah wah (a occhio un classico Cry Baby) e un accordatore della Boss.
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