Eccomi ancora una volta con voi, alle prese con la sperimentazione in questo affascinante lavoro di sound engineer.
In questa puntata voglio condividervi un concetto davvero fondamentale per me: l’importanza di non perdere mai l’entità delle produzioni.
Cosa voglio dire con questo?
Nel mio lavoro quando inizio un mix o una registrazione, il mio primo punto cardine è l’identità della produzione che mi affidano, cerco sempre cioé di non snaturare mai il suo mood/sound originario, ma, sopratutto, di rispettare il come hanno suonato i musicisti, facendomi spesso trasportare dalle loro dinamiche umane.
In questo video tutorial vi farò vedere il primo step che affronto in ogni mia produzione, un primo passaggio molto essenziale che vi aiuterà a trovare un trampolino di lancio e ad affrontare un mix “vergine”, di una produzione che non avete mai sentito prima, dandovi l’opportunità di trovare la giusta energia di partenza.
Andremo a creare 5 parallele con dei canali ausiliari (AUX) a cui addizioneremo un plugin di compressione, in questo caso andremo ad usare il Dynamics BF-76, clone dell’UREI 1176, plugin trasparente ed efficace già in dotazione con Pro Tools.
Ognuna di queste parallele andrà a interagire con ogni stem della nostra song, in questo caso abbiamo diviso in nostro progetto in 5 sezioni: cassa & rullante, batteria completa, basso, chitarre e voce .
Lo scopo di questo piccolo trick è iniziare a dare corpo e carattere in un mix ancora totalmente flat, evitando di ritrovarci in una confusione di mille plugin, il che si traduce spesso nel perdere l’entità della nostra song .
Il brano in questione è un inedito dell’artista spagnola Pilar Arejo, “Mirar Sin Abrir La Puerta”.
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