Sin dalla sua fondazione la K-array si è distinta con soluzioni innovative per una fedele riproduzione sonora, adottando una filosofia di approccio originale.
Ricordiamo lo stupore che fece diversi anni fa a Francoforte durante la Musikmesse (non c’era ancora la divisione MM e PL+S) la presentazione del primo impianto dalla profondità ridottissima.
Da allora sono passati quasi 3 decenni e l’azienda toscana ha sempre offerto soluzioni all’avanguardia sia per i grandi impianti da concerti (K-array ha amplificato il Concertone del 1° Maggio 2018) che per gli impianti compatti, specifici per locali e installazioni con ascolti hi-fi dove la non invasività visuale diventa un fattore altrettanto importante della qualità sonica.
Lo scorso anno è stato presentato un impianto che si sta facendo largo nonostante sia pressoché invisibile, quantomeno altamente mimetizzabile in molti contesti. Come si evince dallo slogan “The Most Discreet Professional Audio System” la serie Azimut risponde in pieno a queste esigenze.
Attualmente la serie si compone dei modelli KAMUT 2V25, 2L14 e 2L, con in arrivo il modello ultra-compatto 2L1, che adotta il microscopico satellite Lyzard-KZ1 presentato al recente ISE di Amsterdam dalle misure di appena 2,2×3,7×1,05 mm (non che gli altri modelli siano ingombranti…)
Il set più “grande” è il KAMUT 2V25 che utilizza due satelliti Vyper-KV25 da 3,95x25x2,15cm, amplificati da un Kommander-KA02 e completato dal sub Truffle-KTR26 di 18,15×17,6×32,2cm per una risposta complessiva 45Hz–20 kHz (-6 dB) e una SPL max di ben 110dB.
Più discreto il KAMUT 2L14 con i suoi satelliti Lyzard-KZ14 da 2,2x10x1,08cm, lo stesso ampli e il sub Truffle-KTR25 da 15,15×14,5x25cm, la cui risposta è 45 Hz–18,5kHz (-6 dB) con SPL max di 107dB.
Per il nostro test ci è stato inviato il kit KAMUT 2L composto da due satelliti Lyzard-KZ14 e sub Rumble-KU44-2 amplificati da un Kommander-KA02.
I diffusori sono personalizzabili secondo la tabella di colori RAL e utilizzano materiali resistenti agli agenti atmosferici con un IP54, che ne rende possibile l’uso anche all’aperto e contribuisce a prolungarne la durata nel tempo.
Le caratteristiche tecniche di questo micro impianto sono di tutto rilievo: risposta in frequenza 45 Hz-19 kHz (-10dB), tenuta in potenza 400W AES, 0,1% THD, copertura: 140° orizzontale 20° verticale per i satelliti e omni per il sub. DSP interno a 24/96, con correzione di jitter e SRC, un comodo telecomando con cavo in dotazione, ma anche APP e connettività WiFi per regolazione dei livelli, equalizzazione, distribuzione del segnale.
Il Kommander-KA02 eroga 50Wx4 canali su 4Ω con THD 10% e protezioni contro surriscaldamento, cortocircuito e sovraccarico, limiter di potenza, limiter di clip/segnale continuo e protezione per le frequenze superiori.
La versatilità si evidenzia anche nel tipo e numero di connessioni disponibili nell’affolatissimo pannello posteriore: ingressi analogici linea sbilanciati con mini jack da 3,5mm. e bilanciati con 2 connettori Phoenix (sono connettori che utilizzano morsetti a vite per fissare i cavi di collegamento, pertanto non bisogna saldare e sono più comodi anche delle morsettiere in quanto i cavi dei segnali possono essere scollegati o collegati rapidamente al dispositivo elettronico, invece di svitare e avvitare singolarmente ciascun filo), ingresso stereo digitale ottico Toslink, 4 porte USB-A 2.0 e connessione Bluetooth 4.1.
La versatilità per la scelta della sorgente è aumentata dalle migliaia di brani disponibili tramite lo streaming WiFi da Spotify e/o Web Radio programmabili; ovviamente una catena di negozi potrebbe avere la propria emittente.
A fianco alle prese fisiche degli ingressi ci sono quelle per il controllo a distanza con connettore a 2 pin per il telecomando a filo, 5 pin per 4 porte GPI e connettore di rete RJ45. Anche le uscite sono in formato Phoenix con 1 connettore 4 pin per il sub e 2 connettori 2 pin per ogni satellite.
La soluzione K-array con tecnologia PAT (Pure Array Technology) non richiede l’uso di driver specifici per le frequenze superiori, né trombe né guide d’onda quindi tutte le sorgenti sonore nell’array sono identiche e perfettamente accoppiate ciò consente l’unione dei diffusori per creare array più lunghi.
Una matrice più lunga ha un raggio sonoro più stretto e copre uniformemente una maggiore distanza, inoltre la quantità di energia inviata verso il soffitto e il pavimento è ridotta al minimo migliorando notevolmente l’intelligibilità in luoghi altamente riverberanti come chiese, grandi negozi o sale conferenze.
Oltre questo diluvio di dati tecnologici e tecnici la vera sorpresa è nell’aprire la scatola e vedere i componenti di questo kit: tenere fra le mani un satellite che pesa appena 65 grammi, lungo 10cm, largo 2,2cm e profondo 1,2cm fa quasi tenerezza, che diventa meraviglia perché questo gioiellino con quattro driver da 0,5″ ad alta efficienza è in grado di produrre qualcosa come 98dB di SPL di picco!
Ha un aspetto più massiccio e robusto il subwoofer che arriva a fornire ben 106dB di SPL di picco, garantendo una riproduzione ottimale anche per generi che richiedono una forte energia alle frequenze inferiori!
Nato per essere utilizzato in installazioni eleganti e in modo non invasivo, grazie alla sua leggerezza il satellite può essere fissato stabilmente con gli accessori forniti quali la striscia di biadesivo di ottima qualità o l’adesivo con lato magnetico per attrarre la piastra ferritica posteriore in acciaio inossidabile dell’altoparlante o anche tramite l’opzionale coppia di supporti con base antiscivolo e aggancio magnetico.
L’installazione è di una semplicità incredibile: pochi secondi bastano per collegare i connettori in dotazione per i diffusori e per il telecomando a filo, per gli ingressi cablati serve circa lo stesso tempo mentre per attivare BT e WiFi basta un po’ di attenzione e pazienza.
insomma con 1 minuto o poco più cominciamo ad ascoltare… beh, noi abbiamo evitato qualsiasi forma di installazione e abbiamo “appoggiato” i diffusori a mo’ di monitor da studio e in libreria, da bravi pigroni abbiamo evitato di consultare l’ampia letteratura in formato DWG 3D, DXF 2D, PDF 3D, EASE e EASE Focus, che saranno invece ambiti dagli installatori professionali.
Il telecomando a filo è di uso semplice e immediato anche senza nessuna serigrafia alfabetica: il tasto di accensione è sovrastato da un led chiaro che lampeggia in standby e resta illuminato quando il sistema è attivo.
I due tasti +/- del volume sono ancor più intuitivi, mentre premendo BT inizia la ricerca di segnali Bluetooth presenti nei paraggi e il relativo led si illumina azzurro quando una sorgente è sincronizzata e inizia la riproduzione.
L’ascolto è stato impressionante sia per la suddetta pressione sonora, impensabile da una soluzione audio così compatta, che per la notevole linearità dell’impianto.
La semplicità di selezione degli ingressi e la possibilità di avere collegate più sorgenti BT ha consentito di cambiare rapidamente la “scaletta”, mentre il precisissimo controllo del volume, che per gli ingressi analogici è anche separato sinistra & destra, consente di bilanciare le sorgenti con grande accuratezza.
Abbiamo modificato un po’ l’EQ delle frequenze superiori per simulare il comportamento davanti a superfici molto assorbenti ma anche in questo caso il suono dell’impianto ha mantenuto compattezza e uniformità.
In ultima analisi il suono, a prescindere dal genere musicale, è veramente gradevole e con “lunga gittata”, ciò lo rende ideale per collocare i diffusori in qualsiasi ambiente minimizzando i problemi di posizione.
In sintesi: un impianto che dimostra qualità e versatilità apprezzabili per molte applicazioni (dai negozi ai ristoranti, bar, caffé e musei… ma anche come impianto hifi casalingo) e in tutti gli ambienti dove l’impianto deve esserci e suonare ma senza attirare l’attenzione, sarà particolarmente apprezzato per installazioni multi ambienti grazie alla possibilità di regolazioni e selezioni in rete e/o locali consentendo di impostare i parametri di riproduzione in modo diverso, secondo le esigenze di ogni ambiente.
K-array è un marchio distribuito da Exhibo.
Ringrazio Tiziano Alimonti per la collaborazione durante i test e la pazienza nel fare le foto.
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