Anche JHS Pedals ha esordito nel 2019 con alcune novità introdotte in occasione del NAMM: non solo effetti ma soprattutto utilità per la gestione del segnale.
L’ormai decennale esperienza del marchio originario del Midwest americano nel settore effettistica a pedale quest’anno si è sviluppata in un’ottica generale di trattamento del segnale non soltanto in termini di effettistica: a testimoniarlo tre delle cinque novità che sono dedicate al routing del suono, non sorvolando sul fatto che le altre due sono un compressore in formato ridotto e un preamp di ispirazione storica.
In principio fu il BOSS FA-1 FET Preamp: si era nel 1984 e l’utilizzo da parte di The Edge nell’album (e nel successivo tour omonimo) “The Unforgettable Fire” fece salire questo tone shaper alle luci della ribalta. The Clover è la personale interpretazione di JHS di questo preamp/booster FET nato per il chitarrista elettrico ma adatto anche all’acustico e al bassista grazie alla presenza di un’uscita bilanciata XLR.
Una sezione di equalizzazione a tre bande che lavora in boost e cut di 15dB con shelving su alte (a 10kHz) e basse (a 270Hz) e picco sulle medie (a 1,3kHz), e che tramite il rotary switch può essere attivata in modalità full, con esclusione delle medie oppure in bypass totale per utilizzare il pedale come semplice booster fino a 24dB; utile anche lo switch di taglio delle basse (-3dB a 212Hz) nel caso il suono risulti impastato.
Un compressore minimale e dalle dimensioni super ridotte (1×3 pollici), anche in questo caso a base FET. La compressione è gestita a livello generale da un unico potenziometro che la applica con un ampio range di intervento, con il Volume utile a lavorare da make-up gain per compensare la percezione di perdita di segnale dovuta a compressioni elevate.
Una particolarità è data dal controllo Blend, ormai un must anche nei dispositivi più semplici grazie alla dilagante filosofia della compressione parallela, il quale consente appunto di miscelare una quantità di segnale non processato.
Passiamo alle utilità, iniziando da questo selettore di output a due uscite studiato appositamente per semplificare la vita di chi vuole utilizzare due amplificatori (o comunque due differenti destinazioni di segnale) sia in configurazione stereo che in modalità standalone scegliendo ora l’uno e ora l’altro: il footswitch sinistro è quello che permette di selezionare quale delle due uscite utilizzare (led rosso per l’uscita A, verde per la B), mentre quello destro le attiva entrambe.
Nato come semplice dispositivo utilizzato dai tecnici JHS per testare i pedali del marchio, si tratta di un looper di segnale a due catene selezionabili sia attraverso il mini-toggle posto sul pedale che tramite un apposito footswitch collegabile all’uscita Remote, il tutto in maniera istantanea e senza tempi morti tra una catena e l’altra.
Tutti i percorsi di segnale sono true-bypass e consentono di utilizzare lo Switchback non soltanto come loop effetti ma anche come A/B box e come selettore di input.
Concludiamo con questo sommatore di segnali: due ingressi che lavorano in parallelo vengono uniti in un’unica destinazione mono gestita dal singolo output. Utile non soltanto come semplice collegamento di due strumenti su un unico path, il Summing Amp può essere utilizzato per far convivere effetti e processore di segnale che degradano le proprie prestazioni se utilizzati in modo seriale.
Ricordiamo che i prodotti JHS sono distribuiti in Italia da Gold Music.
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