Alex Lofoco prosegue il suo percorso di affermazione in ambito didattico con la pubblicazione del metodo Scale Colour System in un volume dedicato alla chitarra.
Fondamentale elemento di conoscenza per i chitarristi non meno che per i bassisti, al centro di questa nuova edizione troviamo ancora una volta le scale. In seguito al successo del primo volume per basso, che ha riscosso consensi persino da Michael Manring e che abbiamo avuto modo di recensire nei mesi scorsi, Alex ha deciso di estendere il suo innovativo metodo anche alla platea degli appassionati della sei-corde pubblicando un volume che condivide i concetti fondamentali del precedente ma con l’apposita applicazione al mondo chitarristico.
La chiave di lettura resta la medesima: imparare a visualizzare gli intervalli tra i vari gradi delle scale sullo strumento non più come semplici posizionamenti di dita sulla tastiera ma bensì come specifici blocchi di colore, ciascuno dei quali va a identificare uno specifico intervallo: rosso per un tono, blu per un semitono e un tono, giallo per un tono e un semitono, verde per due toni.
Un sistema che combinando l’elemento grafico con quello geometrico offre una più semplice e immediata possibilità di “sblocco” dell’altrimenti complesso meccanismo di interpretazione della disposizione di note e intervalli su una fretboard ampia come può essere quella di uno strumento a sei corde con ventidue tasti.
Tutto qui? Assolutamente no, perchè a complemento di un metodo di apprendimento così immediato l’autore ci mette a disposizione un vasto approfondimento su tutte le principali scale del sistema occidentale, esposte secondo quel prezioso principio di ordine che è rappresentato dal Circolo delle Quinte.
Spazio dunque all’analisi delle tre scale a sette toni e dei relativi modi, ma non mancano nè quelle pentatoniche tanto care a molti chitarristi nè le più particolari simmetriche (diminuite, cromatiche e a toni interi), grazie alle quali incontriamo ulteriori blocchi di colore utili alla loro ottimale disposizione sullo strumento.
Non mancano all’interno del metodo gli opportuni riferimenti a quegli aspetti teorici (come quello di note enarmoniche) e tecnici (come le diteggiature estese) non strettamente collegabili al concetto generale di scala ma che rappresentano comunque degli elementi di conoscenza fondamentale per il chitarrista, così come risultano altrettanto importanti il Glossario dei termini utilizzati e la Bibliografia di riferimento, la quale tra l’altro mostra la vastità del materiale musicale preso in considerazione per la composizione del metodo.
Il nuovo volume sarà presentato ufficialmente in questi giorni in occasione del NAMM, dove il bassista sarà presente anche in qualità di artista della scuderia GR Bass, e sarà disponibile a brevissimo sul sito web dell’artista: ad Alex va dunque il nostro migliore in bocca al lupo, nonchè il ringraziamento per aver offerto un altro importante mezzo di crescita musicale con questa nuova edizione.
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