Tornata alla ribalta anche tra i giovani chitarristi, l’azienda di chitarre Hagstrom forgia la 6 corde usata da Pat Smear sia in studio che live con i Foo Fighters.
Col suo bel faccione sorridente, Pat Smear potrebbe passare per i meno informati con un chitarrista piacione e dall’indole piuttosto tranquilla, quando invece il suo passato – e presente – è rock’n’roll nel più ampio senso del termine.
Anzi, la sua storia parte dal punk, da quella band proveniente da Los Angeles che ancora oggi è di culto per tutti gli amanti del genere, i The Germs.
Dopodiché lo ritroviamo nei Nirvana, prima come chitarra di supporto in studio e live (lo potete vedere anche in video nel famoso MTV Unplugged) e poi proiettato a vero e proprio nuovo membro della band, che come testimoniano alcuni set fotografici era pronta a diventare un quartetto se non fosse stato per la tragedia di Kurt Cobain.
Ma non tutto era perduto, infatti Dave Grohl non perderà tempo ad arruolarlo nei suoi Foo Fighters, ad oggi una delle più importanti rock band del pianeta. In questa band il suo contributo strumentale è stato fondamentale, con il suo playing roccioso e una vena creativa sempre al servizio dei brani.
Il suono di chitarra nei Foo non è certo in secondo piano, soprattutto oggi che hanno ben due chitarristi, anzi, tre considerando che la chitarra a tracolla di Dave Grohl non è lì per bellezza ma suona, eccome se suona.
Tra i tanti marchi che, come potete immaginare, si contenderanno la potenza di un’immagine mediatica così forte, Pat Smear ha scelto Hagstrom, brand a dir poco storico ma che nonostante tutto ha iniziato a riaffacciarsi con maggiore coraggio sul mercato negli ultimi anni.
Scopriamo quindi il perché e cosa ha pensato di mettere sul suo modello signature.
La forma, innanzitutto, ricorda una ben nota shape americana dalle corna diaboliche ed è il frutto della fusione di due diversi modelli Hagstrom, la H-II e la Super Swede.
Dalla prima eredita il body, slanciato e piuttosto fine e leggero, dalla seconda alcune configurazioni tra cui la più visibile è il ponte fisso.
La particolarità che salta subito all’occhio è la posizione del selettore, che trova posto proprio sul corno del battipenna, probabilmente per una scelta di manualità da parte di Smear che in tal modo può cambiare pickup più velocemente senza interrompere il movimento della mano plettrante… oppure, altra spiegazione possibile, a suo gusto il selettore posto come al solito sulla zona superiore va proprio a sbattere contro la sua mano durante uno strumming energico, cosa che chi è abituato a certe chitarre avrà sperimentato almeno una volta nella vita…
Che sia vera l’una o l’altra spiegazione, non cambia però la scelta al contrario classica dei pickup: due humbucker pronti a rockeggiare (per chi non lo sapesse, Dave Grohl ha da sempre posto il divieto di usare chitarre con single coil nella sua band, NdR).
La loro realizzazione parla chiaro dal nome: Custom 58 AlNiCo, che si traduce già a naso con l’intento di riproporre suoni dinamici ma allo stesso tempo dare quella spintarella in più che la musica di Smear richiede.
I materiali usati sono mogano e un top bombato in acero per il body, mogano e il brevettato materiale ad alta densità Resinator™ per il manico, quest’ultimo innestato nel corpo tramite incollaggio.
Anche il trussrod è una creazione proprietaria di Hagstrom – il che certifca anche come questa azienda sia stata attiva nel campo della ricerca invece di affidarsi ai soliti dogmi – e si chiama H-Expander™: in pratica, la tensione viene applicata a entrambi i capi del manico e lungo tutta la sua lunghezza e una grande precisione di regolazione consente di avere anche action molto basse senza compromettere la suonabilità delle note sui tasti.
In più, questo sistema contribuisce a favorire il sustain, il che ammettiamolo, è un vantaggio che ai chitarristi piace sempre molto.
Il resto delle specifiche potete leggerlo sul sito ufficiale Hagstrom, ma per sapere dove poterne trovare un esemplare in Italia contattate il distributore Aramini Strumenti Musicali.
Il prezzo ve lo lasciamo scoprire da soli, ma che dire, è allettante.
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