Luca Mello Rella è il Customer Manager/Acoustic Advisor per GIK Acoustics, una delle aziende leader nel mondo del trattamento acustico per ambienti di qualsiasi tipo, dagli studi di registrazione alle sale Hi Fi fino a grandi installazioni come auditorium, sale conferenza e molto altro.
Oggi abbiamo il piacere di scambiare due chiacchiere con lui per saperne di più sul suo lavoro e sulle soluzioni a portata di mano per creare ambienti in cui il suono sia rispettato e coccolato come si deve.
Ciao Luca, da quanto tempo collabori con GIK e qual è esattamente il tuo ruolo nell’azienda?
Lavoro in GIK dal Dicembre 2016. Ho iniziato come consulente per il ramo italiano dell’azienda.
Il mio compito era di fornire consulenze acustiche ai clienti che contattavano l’azienda a tale scopo. La consulenza acustica gratuita è sempre stato uno dei nostri punti di forza.
Dopo pochi mesi mi è stato affidata anche la gestione del marketing e, poco dopo, di gestire anche i clienti francesi per vari periodi. Sto tuttora lavorando ancora con diversi clienti francofoni.
Con il passare del tempo GIK è cresciuta e abbiamo iniziato a ricevere molte più richieste di consulenza da tutto il mondo e specialmente dal Regno Unito, dove è presente la sede centrale di GIK Acoustics Europe e la nostra fabbrica, a Bradford. Per questo motivo ho iniziato a curare anche consulenze per clienti inglesi, spagnoli, tedeschi, norvegesi, svedesi, danesi, greci, portoghesi, russi, insomma lavorando per GIK ho curato progetti di trattamento acustico in ogni Stato Europeo oltre che in Cina, in diversi Stati Africani, in Malesia e ancora a Singapore e a Dubai.
Finora ho curato più di 500 progetti e la media mensile continua ad aumentare. Il mio ruolo principale resta quindi quello di Consulente Acustico e Studio Designer, ma è importante anche intrattenere relazioni con i rivenditori, con la stampa ed essere presenti anche su altri canali di comunicazione: partecipo a fiere (quest’anno sono stato al MusikMesse e all’AES di Milano) e tengo workshop sul trattamento acustico, come nel recente caso del Soundmit.
Ci parli un po’ di GIK, dove nasce e chi sono i fondatori…
GIK Nasce negli USA, ad Atlanta, nel 2004. La fonda Glenn Kuras, il nostro attuale Presidente.
Nel 2009 viene aperta GIK Acoustics Europe da David Shevyn, l’attuale General Manager di GIK Europe e socio di Glenn. In Italia GIK è attiva da 3 anni, in Francia da poco di più e in Germania Lukas Rimbach cura la clientela già da anni ormai. Lukas si occupa anche lui di moltissime consulenze acustiche a livello mondiale.
La nostra mission è quella di fornire elementi per correggere l’acustica interna di una stanza, con molte opzioni dal punto di vista estetico (abbiamo più di 70 colori in catalogo) senza però rinunciare a essere eco-friendly: il legno che usiamo proviene da foreste che non sono in fase di grave disboscamento, alcuni tessuti sono riciclati, la lana di roccia che utilizziamo per ottenere altissime performance di assorbimento in tutti i nostri prodotti è prodotta risparmiando il 70% di energia rispetto ai metodi di produzione di lane di roccia di scarsa qualità a basso prezzo.
Inoltre il materiale che usiamo non trattiene acari, non contiene formaldeide, non puzza, è anti-incendio (Classe A) ed è quindi sicuro al 100% quando si trova al contatto con l’aria che respiriamo, in spazi pubblici o privati.
Il nostro interesse va oltre la produzione di elementi acustici di qualità, GIK ha da sempre voluto condividere l’esperienza e la conoscenza in materia di acustica dei membri del suo team.
Abbiamo realizzato video e articoli per diffondere questa conoscenza e la mettiamo a disposizione sul nostro sito gratuitamente insieme alla nostra esperienza (che deriva dal progettare, complessivamente, più di 5000 stanze all’anno) quando forniamo una consulenza a un cliente.
Oggi ci sono molti prodotti per la sonorizzazione di ambienti, quale pensi siano i requisiti fondamentali per un buon compromesso tra qualità e investimento?
La qualità si paga, questo è ovvio. Il punto è pagarla il giusto. I requisiti fondamentali per me sono:
1) L’efficienza a livello di assorbimento. Non vista come un numero generico ma, nello specifico, di tutte le frequenze udibili e quindi anche delle basse che certi materiali, come il poliuretano o i tessuti dei tendaggi, non sono in grado di assorbire.
L’efficienza non deriva solo dal materiale, infatti ci sono molti altri fattori da tenere in conto:spessore, densità, superficie, posizionamento, senza contare il fattore estetico che oggi è fondamentale per moltissime persone ma non sempre è facile da combinare a un buon risultato anche dal punto di vista strettamente acustico.
Ovviamente se parliamo di diffusori questo parametro non conta nulla, conta però il range di diffusione e il fatto che un diffusore generi o meno una diffusione vera e propria, cosa che può avvenire solo se la sua forma è stata calcolata matematicamente e se è stato realizzato a regola d’arte.
Non serviranno a molto quindi librerie, collezioni di vinili o CD, pezzi di legno incollati a caso, cartoni delle uova, stampi di polistirolo irregolari recuperati dagli scatoloni in cantina, carta stagnola stropicciata ecc.
2) La durabilità. Cioè un pannello acustico o un diffusore devono durare nel tempo ed essere riutilizzabili se ci si trasferisce in un nuovo studio o se si vuole fare un re-styling dello studio.
Perché questo sia possibile ci vogliono materiali di qualità: legni solidi che non si torcano con passare degli anni, materiali assorbenti che non si secchino perdendo efficacia né tantomeno che si affloscino diventando così pressoché inutili.
Insomma, un pannello acustico non dovrà essere revisionato, non ha valvole né condensatori da cambiare, non si consuma in base a quanto suono assorbe. Avere elementi acustici durevoli significa fare un investimento valido anche per il lungo termine: parliamo di molti anni se i pannelli vengono montati in ambienti con normali livelli di umidità.
Questo ovviamente non è possibile se si scelgono materiali scadenti a prezzi troppo bassi. Dopo pochi anni si dovrà sostituire il materiale e spendere altri soldi quando, come sappiamo tutti, le spese che uno studio, anche un home studio, deve affrontare per stare al passo coi tempi sono già molte e talvolta anche piuttosto elevate.
Qual è l’approccio che adotta GIK nella realizzazione di un home studio?
Come dicevo noi ci concentriamo molto sul fornire una consulenza acustica ad hoc per ogni cliente. Questo ovviamente significa chiedere informazioni a lui prima di tutto.
Per questo abbiamo creato un modulo di consulenza acustica che abbiamo messo sul nostro sito in modo che esso possa essere compilato e inviato in qualunque momento. Il modulo contiene varie domande in modo che i nostri consulenti possano conoscere le dimensioni della stanza (molto importati per sapere quali siano le frequenze modali in quella stanza), le varie limitazioni come porte o finestre che non ci permettono di posizionare il trattamento acustico in alcuni punti della stanza, il budget a disposizione del progetto (lavoriamo con qualunque budget cercando di offrire la migliore soluzione per ogni fascia di prezzo) e via dicendo.
Tutte queste domande le facciamo anche a chi preferisce telefonarci o mandarci direttamente una mail proprio perché sono essenziali per creare un progetto adeguato alle esigenze di ogni singolo cliente.
Di recente abbiamo anche sviluppato il nostro software per rendering 3D che dà la possibilità ai clienti non solo di vedere il trattamento installato nella stanza prima ancora di acquistarlo, ma anche di sperimentare con diversi colori e finiture, in modo da poter creare un ambiente unico e personale.
Anche il 3D, come la consulenza, è completamente gratuito e noi consulenti lo utilizziamo moltissimo per spiegare come posizionare precisamente il trattamento acustico ai nostri clienti.
Siete spesso presenti a fiere ed eventi del mondo audio, quali sono i prossimi appuntamenti?
Al Soundmit, come dicevo ho tenuto un workshop molto approfondito che è partito dalle basi del trattamento acustico spiegate tramite concetti che stanno alla base della fisica del suono, fino ad arrivare a spiegare il funzionamento di tipologie di bass trap particolari e di diversi tipologie di diffusori oltre a spiegare come effettuare misurazioni acustiche in una qualunque stanza con pochi strumenti e in una manciata di minuti spendendo veramente poco per la strumentazione e ottenendo comunque risultati attendibili.
Siamo presenti a molte altre fiere europee e americane, sia in tema Pro-Audio sia in tema Hi-Fi. Sicuramente non mancheremo alle edizioni 2019 di MusikMesse e Munich Hi-End, abbiamo partecipato al Festival of Sound a Londra da poco e non manchiamo mai all’AES (sia in Europa o in America) ed al NAMM.
Per quanto riguarda le altre fiere italiane, ci stiamo guardando intorno e presto annunceremo le nostre prossime partecipazioni per l’anno 2019.
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