Questa sera suoneremo all’A2 di Wroclaw, sempre in Polonia. Lasciamo Gdańsk alle 2 di notte circa e ancora un po’ stanchi ci mettiamo il viaggio, la distanza non è molta ma andiamo piano, safety first!
Ci fermiamo a riposare in una stazione di servizio, freddina, anzi… gelida! I sacchi a pelo ci aiutano ma contro il freddo polacco è dura averla vinta!
Arriviamo spaccando il secondo nella venue. L’A2 è il classico live club senza grossi fronzoli, capannone molto grande (2500 persone capienza max), bar e palco. Diverso dagli altri ma ugualmente bello.
I tecnici ci scaricano il furgone, tutti davvero gentili anche qui, si prendono cura delle nostre cose e le posizionano già in zona carico, vicino al retro del palco accessibile sia con le scale che con un preziosissimo scivolo.
Io e Simone ci buttiamo subito in doccia (questa volta, a differenza di Tallinn dov’era più gelata di qualsiasi cosa, calda). Rigenerante. Rientriamo nel backstage e mangiamo un paio di panini, troviamo sempre un buffet di benvenuto davvero ricchissimo ed abbondante.
Mi viene da pensare ai locali italiani che a volte stentano anche a portarti un panino o una pizza a testa, ma non voglio essere polemico, dunque, andiamo avanti.
Finch e Federica invece vanno a correre (cosa che fanno ogni giorno all’arrivo nella venue). Io questi sportivi non li capisco proprio… 😀
Abbiamo lavatrice e asciugatrice, le sfruttiamo in un battibaleno per lavare un po’ di panni sporchi accumulati in questi giorni. Come vi dicevo nella prima puntata, abbiamo tutti dei trolley piccolini ed è essenziale quindi provvedere a lavare i panni sporchi ogni 2-3 giorni.
Fortunatamente in queste venue c’è sempre la lavanderia disponibile, una vera manna dal cielo.
È il turno del nostro check, i tecnici sono molto disponibili e attenti ad ogni nostra richiesta. Chiedo anche di montare due microfoni ambientali da farmi rimandare negli in-ear per avere un po’ di sala in cuffia ed essere più “dentro” il concerto. Senza batter ciglio in 2 minuti mi trovo due shotgun montati ai bordi del palco, ottimo.
L’esperienza con gli Audio Technica E70 è fantastica. Frequenze bilanciate su tutto lo spettro, mai harsh o taglienti, tenuta incredibile sui bassi. È veramente un piacere suonare con questo sistema. Ringrazio ancora Luca Lanari e SISME per avermi supportato in questo tour con questi preziosissimi tools.
Solitamente chiedo di avere il mix per la sala esattamente in cuffia, con la mia chitarra un paio di dB in più, giusto per avere un po’ più di controllo. Credo sia errato avere il proprio strumento (sia in monitor che in in-ear) molto alto, perché è meglio avere il balance giusto, essere dentro al mix e rapportare la propria dinamica nel playing nel contesto dell’intera band e non riferendosi solo a se stessi.
Il check va benissimo, noi torniamo nel backstage ed è arrivata la cena: filetto di pollo e patate, che però (non specificato sul menu da cui ci hanno fatto scegliere) vengono servite interamente fritte (il fegato ringrazia). E noi che volevamo stare leggeri!
Il tempo di rilassarci e sono le 19:15, è il momento di salire sul palco (qui l’headliner suona alle 20:30, sembra incredibile ma è proprio così). Ci divertiamo tantissimo, il pubblico è caldo, ci supporta in ogni circostanza ed è veramente un piacere suonare la nostra setlist in queste condizioni.
La cosa bella e diversa dall’Italia, anche a livello di pubblico, è che nessuno ha preconcetti o quei modi di fare un po’ “malsani”… Le persone vengono per divertirsi e si divertono insieme a te. Esperienza impagabile.
Vi lascio al video di questa giornata: un intero spaccato del nostro set, questa volta senza viaggio e strade. Cercherò nei prossimi giorni di attrezzarmi per registrare qualcosa in alta qualità!
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