Cosa significa partire per un tour europeo? Da domani ce lo racconta giorno per giorno Giacomo Pasquali, perché potreste essere voi i prossimi a girare il mondo!
Cos’è essere un musicista? Dedizione, pazienza, bravura, intelligenza, fortuna, capacità di “stare al mondo”, educazione e tutta una serie di altre qualità che dovreste possedere o quantomeno coltivare se volete essere tra coloro che stanno con il proprio strumento in mano e un biglietto aereo nell’altra.
Si, ma che significa essere in tour? Ebbene, abbiamo pensato di farvi dare uno sguardo all’interno della vita quotidiana di un musicista italiano che, con il suo (anzi, i suoi…) biglietto in mano si sta apprestando, proprio mentre scriviamo, a iniziare un intenso tour europeo.
Lui è il nostro grande amico Giacomo Pasquali, chitarrista e produttore oramai giunto a piena maturazione artistica. Giacomo inaugura oggi l’European Tour con la band The Shiver, come supporto ufficiale al tour dei The Rasmus, e terrà per noi tutti musicofili un diario giornaliero in cui ci racconterà cosa significa essere in giro per così tanti Paesi e portare la propria musica a tanti popoli diversi.
Con lui vivremo un po’ quell’atmosfera da band on the road, che domani potrebbe capitare a uno di voi (e speriamo a molti di voi!). Quindi… meglio essere preparati no?
Ma chi sono i The Shiver? Ebbene, chi sono lo potete scoprire dalla loro pagina Facebook, per il resto lasciamo alla musica ogni spiegazione…
E adesso la parola a Giacomo Pasquali, che ci introduce la sua esperienza con la band.
Giacomo, com’è iniziata questa avventura?
Il contatto con i The Shiver è iniziato a Los Angeles dove ci siamo conosciuti con Finch (batterista) e Federica (cantante-chitarrista) durante una jam. Da quella sera è nata poi un’amicizia che ci ha portati a questo tour: mi hanno chiamato e non ho saputo dire di no di fronte ad una esperienza simile.
La band corre sul filo dell’Alternative Rock/Metal e fortunatamente ha ricevuto finora un ottimo feedback da critica e fans. Non è la prima volta che il gruppo si trova a girare il vecchio continente, nonché ad essere coinvolta sugli stessi palchi di band importanti come Misfits, The Ark, Papa Roach e molti altri. Lo show che proponiamo è decisamente pieno di energia e quello che il pubblico ci restituisce ci dà sempre una grande scossa di adrenalina.
Di quanti concerti stiamo parlando?
Sono 32 date in 36 giorni, un impegno decisamente serio. Ma come si dice, quando il gioco si fa duro… faremo di tutto per essere all’altezza! Ci tengo a dire che ci saranno anche alcune date italiane, per la precisione l’8 ottobre a Treviso (New Age) e il 9 a Milano (Alcatraz), concerti in cui mi farebbe davvero piacere vedere anche i musicoffili italiani tra il pubblico!
Ebbene, lo sai che la curiosità qui è di casa: da chitarrista, cosa porterai con te in tour?
Il mio gear è in gran parte un omaggio al buon made in Italy, ma in generale ho la fortuna di collaborare con marchi di assoluta qualità e questo mi dà la possibilità di avere alle mie spalle e sotto le mani una “potenza di fuoco” non da poco.
Ecco la scheda tecnica:
Chitarre
- APS Custom Tele – The Black – Giacomo Pasquali (Pickup Bare Knuckle Ragnarok – Hardware Hipshot)
- APS Custom Tele – The White – Giacomo Pasquali (Pickup Bare Knuckle The Mule – Hardware Hipshot)
Amplificatore
Cassa
Mezzabarba MZero ’69 Cab (4×12 con Celestion Greenback)
Pedaliera
- Mezzabarba Gravity
- Mezzabarba Sentinel
- Boss CS2 / 1986
- Ibanez TS9 / 1983
- Bogner Ecstasy Red
- Masotti OdBox
- Strymon Mobius, Big Sky, Timeline (Backline)
Flight Case
- RTF Custom Cases
Corde
- D’Addario NYXL 1149
Custodie Chitarra
In-Ear Monitor
“
- Audio Tecnica E70, auricolari a triplo driver che mi offrono un ottimo ascolto in qualsiasi situazione
“
Ringrazio per il supporto tecnico Pierangelo Mezzabarba della Mezzabarba Custom Amplification, Stefano Mirra e tutti i ragazzi della BODE per D’Addario, Alessandro Pizzi per APS Guitars, Angelo Tordini per Reference Laboratory, Andrea Brusadelli di Backline per Strymon e Mono e Luca Lanari di SISME per gli in-ear Audio Technica.
Senza di loro sarebbe stata dura organizzare nei minimi dettagli il tour con la giusta strumentazione e la sicurezza di essere on the road senza il minimo pensiero.
Facciamo quindi un grande in bocca al lupo ai The Shiver e a Giacomo, che ci darà l’opportunità di seguire passo passo cosa vuol dire essere un musicista alla prova di un tour davvero serrato, in cui essere sempre pronti a tutto è la regola di base.
Quindi, come sempre, stay tuned, perché iniziano i nostri Tour Diary!
Aggiungi Commento