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Un classico senza età targato Godin

La Godin Summit Classic SG è una chitarra elettrica dal cuore rock che va dritta al sodo con un suo stile personale.

La Godin Summit Classic SG è una chitarra elettrica dal cuore rock che va dritta al sodo con un suo stile personale.

Verso la metà degli anni Cinquanta una nota casa americana legata alla cittadina di Kalamazoo nel Michigan prendeva la decisione importante di produrre versioni più economiche della sua chitarra elettrica di spicco, quella battezzata con il nome di un grande chitarrista dell’epoca, Les Paul.

Godin Summit Classic SG

L’idea era quella di risparmiare sulle rifiniture (roba da femminucce, dopotutto…) e sulla scelta dei legni per offrire un suono e caratteristiche dello stesso tipo, anche se non esattamente identiche. Il risultato sono chitarre in seguito rivalutate grazie a vari artisti di culto, i modelli Les Paul Jr. e Les Paul Special.

Alla seconda, in particolare, si riferisce con una certa chiarezza la Summit Classic SG del test, uno dei modelli base di una linea che comprende anche uno strumento simile con un solo pickup e altri con top scolpito in varie versioni e con dotazione più prestigiosa.

Tra i pregi di questa chitarra ci sono proprio la sobrietà e la coerenza con la filosofia della casa da sempre legata con un certo rigore al made in Canada.
Non guasta affatto la scelta di un colore originale, il Matte Green, particolarmente efficace nella versione satinata che ben si affianca a tastiera e manico.

Godin Summit Classic SG

La somiglianza con LP Special è nella forma della cassa, nella costruzione set-neck, nella dotazione a due pickup con relativi controlli e nel ponte wrap-around.
Le differenze sono molte, relative e sostanziali, a cominciare dai pickup, due potenti humbucker, preferiti ai tradizionali P-90.

Altro punto importante è la scelta di un legno diverso per la cassa, che non è – come ci si aspetterebbe – in mogano, ma in tiglio. Trattandosi di un legno canadese, i motivi potrebbero essere puramente campanilistici (o comunque pratici) ma non va sottovalutato il valore di un materiale che si avvicina alle caratteristiche del mogano pur risparmiando in parte sul peso.

Cambia qualcosa a livello di suono anche il manico, in acero invece che mogano, scurito opportunamente per ben figurare a contatto con la tastiera in palissandro (oops, un’eccezione alla regola…). La forma è piuttosto tondeggiante ma comoda, a buona memoria degli amanti del classic rock.

Godin Summit Classic SG

Inutile dire che paletta e pickguard seguono linee più personali, ma è più importante notare come il ponte non sia stato scelto con criteri troppo legati al vintage, interpretato da Graphtech in un’elegante versione Resomax Sonic 1 con compensazione dell’intonazione delle corde.

Fatte tutte queste considerazioni ci troviamo a confronto diretto con un’elettrica che risulta immediatamente comoda e sufficientemente leggera, piacevole da tenere anche per la lunga smussatura posteriore alla cassa. Le misure sono giuste, la sensazione generale è buona, portandoci di nuovo a riconoscere la qualità costruttiva delle solid-body del marchio canadese.

Come già successo con altri modelli, l’esclamazione successiva è nel confronto con i pickup Godin Custom Zebra humbucker. Sono potenti ed equilibrati, privi di sorprese ma allo stesso tempo notevoli nella qualità. In una linea che offre anche modelli dotati dei più ricercati pickup boutique non vanno sottovalutate le prestazioni del ‘piatto della casa’.

Godin Summit Classic SG

Il magnete al manico è tondo e caldo con voce forte a sufficienza da mettere subito in moto le valvole di un buon amplificatore. Siamo lontani dal suono rauco di un P-90 ma la scelta è proprio quella: versatilità e potenza. Ancora una volta, però, è il pickup al ponte a rubare l’applauso: senza sparare eccessivamente o tagliare i timpani, regala quel tanto in più di ‘naso’ e di definizione da accontentare ogni buon riff-maker.

Assieme si comportano benissimo, con un buon compromesso timbrico, ma è interessante notare come alla fine il tempo passato a suonare utilizzando il semplice bridge pickup sia piuttosto lungo.

Il foto-finish è quello di una chitarra dai riferimenti precisi che non delude le aspettative ma, anzi, si fa apprezzare per le sue caratteristiche personali. Il prezzo non spaventa ed è persino costruita in Nord America.

Maggiori informazioni da godinguitars.it.