Siete appassionati sia di musica che di videogames? Allora drizzate le antenne, perché il Conservatorio Santa Cecilia di Roma ha creato un Master di primo livello in composizione di colonne sonore per videogames.
Se la cosa può sembrare “puerile” a chi non se ne intende, beh costui sappia che l’industria dei videogames vale più di 90 miliardi di dollari nel mondo (e si prevede di arrivare a 120 entro il 2019) e un singolo videogames può incassare alla sua uscita ben più di un fortunato prodotto cinematografico di Hollywood.
Oramai il settore videloudico imita la realtà in tutto e per tutto e un videogioco non è più solo un’esperienza divertente, ma un’immersione (per molte, molte ore…) in una realtà virtuale che fa decisamente invidia alla trama di un lungometraggio.
Per questo, la composizione di una colonna sonora, così come nel cinema, ha un’importanza fondamentale nel coinvolgere il videogiocatore nell’esperienza del gaming, senza un apporto audio di grande livello non sarebbe certo la stessa cosa.
Ben lontani quindi dalle simpatiche musichette dei vari Tetris e Pac Man anni ’80, oggi si parla di compositori, canzoni o addirittura intere orchestre. Tanto che, nei punteggi assegnati dalle riviste del settore, è oramai presente anche quello assegnato alle colonne sonore.
Lo studio di una colonna sonora per videogame, oltre a un tema principale, prevede un’articolazione veramente sofisticata, dovendo seguire l’interazione non solo con la storia, ma anche con la personale esperienza di gioco del gamer. Soprattutto in un mondo videoludico in cui tale esperienza si fa sempre più individuale, con molteplici scelte e uno svolgimento non definibile a priori come esattamente uguale per tutti.
Il Direttore del Conservatorio, Roberto Giuliani, ha dichiarato: “Qui vengono per studiare la tradizione dell’interpretazione strumentale e vocale da tutto il mondo e può sembrare strana l’istituzione di un Master in musica per videogiochi, dato che noi siamo considerati depositari della tradizione. Siamo però molti attenti ai nuovi sbocchi lavorativi, il mondo della professionalità musicale si è ampliato” (fonte: Repubblica.it).
Per maggiori informazioni collegatevi direttamente al sito del Conservatorio.
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