Motivo: il disaccordo con i recenti lavori del loner canadese (in particolare, l’album di elettronica Trans e il successivo esperimento rockabilly di Everybody’s Rockin’) che hanno avuto esiti commerciali disastrosi.
In realtà, più che di un vero e proprio licenziamento, si tratta di una richiesta di “risarcimento danni”: ben 3 milioni di dollari, fanno sapere dalla casa discografica californiana, “per la natura non commerciale dell’opera, estranea alle peculiarità dell’artista”. La cosa fa scalpore considerando i rapporti personali tra Neil Young e David Geffen.
Inizialmente, impiegato della celebre agenzia di spettacolo William Morris, nel 1969 David Geffen diventa manager del nascente super gruppo formato da Crosby, Stills, Nash & Young. Fondatore della casa discografica Asylum prima di dar vita (negli anni 80) alla Geffen Records e (nei 90) alla Dreamworks con Stephen Spielberg, oggi David Geffen è uno degli uomini più potenti d’America nonché uno dei più ricchi del mondo.
Dichiaratamente gay, ha smentito un suo presunto matrimonio con l’attore Keanu Reeves dedicandosi negli ultimi anni a cause umanitarie e artistiche (è uno dei più grandi collezionisti di opere di pittori americani contemporanei) oltre ad impegnarsi attivamente in politica.
Nelle ultime campagne presidenziali, è stato un sostenitore di Barack Obama, raccogliendo oltre 3 milioni di dollari grazie a cene di beneficenza nell’ambiente hollywoodiano.
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