Cominciamo subito a definire la struttura standard del blues a 12 battute: prenderemo come esempio, la struttura più classica e semplificata, non facendo quindi riferimento al cosiddetto “jazz-blues”.
Se vogliamo uscire dalla visione dell’uso di un’unica scala per tutto il giro, dobbiamo incominciare a trattare gli accordi in maniera isolata, pur mantenendo una certa continuità nel fraseggio.
Prima di tutto, essendo composto da tre accordi di settima di cosiddetta “prima specie“, cioè quelli che solitamente troviamo sul quinto grado della scala maggiore, questo tipo di blues prevede l’utilizzo di tre modi misolidi differenti.
Senza entrare nel dettaglio, vi ricordo gli intervalli del misolidio, prendendo come riferimento un blues in A.
Vi ricordo sempre che il misolidio non va inteso come box, ma come concetto astratto di una scala maggiore (con la settimana minore) che ha come fondamentale la fondamentale dell’accordo di settima.
Altrettanto determinante è la conoscenza, in questo caso tecnica, della diteggiatura degli arpeggi di triade e di quadriade. Vi riporto lo schema degli arpeggi divisi per cinque box, prima di triade e poi di quadriade.
Vi mostrerò la diteggiatura degli arpeggi di A7, D7 e E7 sulla porzione di manico centrale. Questo procedimento dovreste farlo su tutte le porzioni di manico, seguendo lo schema che vi ho lasciato.
Cercherò poi di fare un’improvvisazione pentatonica cercando di fermarmi sempre su una nota dell’accordo, possibilmente la terza o la settima. Non bisogna fare l’errore di resettare il proprio fraseggio pentatonico in favore degli arpeggi ma semplicemente integrarli, sulla base della conoscenza delle note dell’accordo.
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