In questo primo weekend di aprile ci ha lasciato uno dei padri della musica elettronica, Ikaturo Kakehashi, sviluppatore del protocollo MIDI, considerato insieme a Don Lewis il pioniere delle drum machine e, soprattutto, fondatore del colosso giapponese Roland.
A darne notizia è stato tra i primi Tommy Snyder, developer del marchio nipponico, da quasi 40 anni al fianco di Kakehashi nello sviluppo di strumenti musicali.
Da giovane ingegnere, inizialmente riparatore di organi elettronici, nonché inventore di svariati prototipi, Ikutaro decide negli anni ’50 di dedicare tutta la sua vita agli strumenti musicali e all’elettronica, vedendo prima di altri, come solitamente capita ai geni, le possibilità del futuro.
La prima società che fonda si chiama Ace Tone (quella che poi diventerà la Hammond Organ Japan) nella quale riversa tutta la sua conoscenza nel campo degli organi. Ma la sua idea è di creare ben altro, espandendo le possibilità d’uso dei circuiti elettronici, ed è così che nel 1964 crea la prima batteria elettronica (manuale), la R1 Rhythm Ace, presentata al NAMM dello stesso anno.
La FR-1 Rhythm Ace viene commercializzata nel 1967 (in vari paesi sotto diversi marchi, da Hammond a Multivox etc…), eccone un esemplare in questa video demo.
Nel 1970 è tempo di cambiare, di aspirare a progetti ancora più ambiziosi. Kakehashi fonda così la Roland continuando per tutto il decennio a sperimentare e portare avanti il progetto drum machine. Finché, nel 1980, il suo capolavoro: la Roland TR-808, una macchina programmabile dalle enormi potenzialità, completamente analogica.
In realtà, se vogliamo dirla tutta, la qualità dei suoni non brilla di realismo e ci sono già dei competitor, piuttosto costosi però, che probabilmente la superano in tal senso.
Ma è proprio questa particolare idiosincrasia sonora, la grande affidabilità e facilità d’uso, la capacità di generare potenti basse frequenze sui colpi di grancassa, a farne la fortuna in taluni giovani generi musicali, come l’Hip Hop o la Dance Music.
La 808 viene prodotta fino al 1983, poi rimpiazzata dalla TR-909, non totalmente analogica, a causa dell’impossibilità di trovare i pezzi di ricambio per i transistor originali.
Sempre negli anni ’80 Kakehashi vede come prioritario risolvere il problema della mancanza di una standardizzazione tra i tanti produttori di strumenti musicali, ognuno dei quali sviluppava i propri progetti senza utilizzare un protocollo comune che permettesse alle macchine di “dialogare”.
È così che, coinvolgendo altri grandi brand quali Yamaha, Oberheim, Korg, Kawai e Dave Smith della Sequential Circuits, viene sviluppato insieme a quest’ultimo lo standard MIDI e da quel momento in poi il mondo degli strumenti elettronici non sarebbe stato più lo stesso. Questa invenzione ha ricevuto nel 2013 il Technical Grammy Award, come sorta di “premio alla carriera” se così si può dire.
Non sono poi molte le persone che hanno radicalmente cambiato non solo il mondo degli strumenti musicali, ma anche quello della stessa musica, influenzando, o addirittura creando, con le proprie invenzioni veri e propri nuovi generi e stili.
Ikutaro Kakehashi è stata una di quelle persone e a lui dobbiamo veramente tanto, il suo nome non verrà mai dimenticato.
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