Il Jazz, i locali fumosi, le grandi strade americane, i più grandi musicisti dell’epoca che si alternavano oppure insieme sui palchi, nei camerini, in situazioni di quotidianità o nel momento della massima ispirazione: tutto questo e molto altro ci viene trasmesso dalla collezione fotografica di William P. Gottlieb, e sfidiamo chiunque a non rimanere affascinati e rapiti da ognuno di questi meravigliosi scatti, testimonianza della golden era del Jazz americano.
Gottlieb si aggirava spesso per i locali Jazz degli di New York e Washington D.C. e nella sua carriera ha fotografato centinaia dei più famosi musicisti e personaggi di spicco del mondo jazzistico. Possiamo solo immaginare cosa poteva significare vivere di fronte a tutte queste star nel periodo più florido di questo genere.
Pensate solo di poter ascoltare e fotografare un giovanissimo Miles Davis con Charlie “Bird” Parker, magari durante l’esecuzione di Donna Lee. Oppure ascoltare la voce delicata e dolce di June Christy o la carica di Louis Armstrong, per non parlare di Duke Ellington e la sua orchestra.
Adesso è possibile fare un vero e proprio salto nel passato nel decennio fra 1938 e 1948 del jazz attraverso i 1.600 scatti del fotografo statunitense messi a disposizione in maniera pubblica e gratuita sul profilo Flickr della Biblioteca del Congresso statunitense, secondo le volontà del fotografo le sue foto dovevano essere di pubblico dominio il 16 febbraio 2010.
Si tratta di un’immersione nel mondo del fotografo attraverso i suoi negativi per assaporare alcuni esempi delle immagini delle macchine fotografiche di quel tempo.
William Paul Gottlieb nasce a Brooklyn il 28 gennaio 1917, inizia la sua carriera da fotografo durante gli studi di economia e lavora per il Washington Post curando una rubrica dedicata al Jazz. Da autodidatta impara a scattare le sue foto e, dopo aver prestato il suo servizio in guerra come aviere, si trasferisce a New York dove comincia a lavorare per la rivista Down Beat, la più nota rivista jazz dell’epoca.
Scompare dalle scene per ritirarsi con la famiglia nel 1948.
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