Cari MusicOffili, oggi vogliamo parlarvi di un progetto davvero molto particolare, che viene definito dal suo autore come “interculturale”, in quanto trasforma in un album musicale ben due anni e mezzo di viaggi, incontri, scambi culturali e condivisioni vissute da Gianni Denitto, musicista jazz italiano che con il suo fidato sax si è imbarcato in quest’avventura che oggi si traduce nelle note di Cube Mandala.
Dall’ottobre del 2013, infatti, Denitto ha suonato ed insegnato in varie parti del mondo, tra cui Nepal, India, Cina, Mozambico, Senegal, Sud Africa, Australia, ed in vari paesi della nostra vecchia Europa, collaborando con una vasta serie di realtà tra Accademie Musicali, Università, Ambasciate Festival, etc…
Da questo grande bagaglio culturale e di esperienza nasce quindi Cube Mandala, il terzo album dell’artista, dopo Brain On A Sofa, autoprodotto e disponibile in free download sul sito ufficiale di Gianni, e Remixin’ Standards edito per Universal Music Italia.
Il nome “Cube Mandala” ha origini da un simbolo ricorrente nella vita del musicista, a partire dalla decorazione delle pavimentazioni degli antichi palazzi sabaudi nella sua Torino, fino ai famosi Mandala asiatici rappresentanti il simbolismo magico dell’universo ed il “cerchio eterno” della ruota della vita. Il Mandala è in realtà diffuso in un gran numero di religioni, le sue origini si perdono nell’antichità ed è un veicolo per liberare la mente dalla catene abituali cui è sottoposta da molti stili di vita odierni.
Al suo interno cubo e cerchio, opposti, si incontrano, così come Oriente e Occidente, spesso contrapposti in modo forzato ma che invece possono stare in perfetto equilibrio.
La copertina dell’album è in corso di design e rappresenterà proprio un Mandala realizzato con i cubi delle pavimentazioni torinesi, attraverso la collaborazione con uno studio di giovani architetti indiani (Pragrup) ed il graphic designer torinese Skesis.
L’avventura di Gianni nasce dalla più comune delle scintille che accendono e riscaldano il mondo, l’amore. Nel 2013 l’amore per una donna lo porta in Nepal per 6 mesi; attraverso un attento lavoro di ricerca, riesce ad avere un ingaggio per due concerti in India, con i quali riesce a coprire le spese di viaggio e alloggio. Una volta sul posto, Denitto si immerge totalmente nelle usanze del luogo e da lì inizia a sperimentare la fusione tra la sua cultura e quella di chi lo circonda.
Il disco si divide in 2 parti complementari, la prima parte vede alla base un trio acustico più vari ospiti. Una cosa da ricordare è che la musica è stata suonata 100% dal vivo, cosa certo non comune, al Music Lab di Settimo Torinese. I vari ospiti chiamati da Gianni hanno portato ognuno un brano originale oppure della tradizione del proprio Paese.
Accoglienza è quindi la parola chiave di questo album, che accoglie, appunto, la vita e la cultura di chi vi ha suonato e la mischia alla sensibilità musicale di Denitto.
Il trio, oltre a Gianni al sax, è composto da Furio Di Castri al contrabbasso e Ruben Bellavia alla batteria.
La seconda parte del disco, invece, vedrà predominare il sax unito alla musica elettronica, anche in questo caso ovviamente con molti ospiti che hanno contribuito in vari modi ed hanno ispirato l’artista italiano nelle sue composizioni ed improvvisazioni. Questa parte dell’album vede la collaborazione con il tastierista e compositore Alessandro Arianti.
Vi invitiamo quindi a restare collegati al sito ufficiale di Gianni Denitto, al suo canale YouTube ed alla sua pagina Facebook, per ricevere informazioni sull’album Cube Mandala e conoscere più da vicino questo musicista Jazz italiano dalla già grande esperienza e che conferma di andare oltree gli schemi e di avere una visione del mondo e della musica quantomai ampia e originale.
“Come artisti, creatori e sognatori in questo mondo noi chiediamo di usare le proprie vite e la propria arte come veicolo per costruire la pace” – Wayne Shorter & Herbie Hancock (cit.)
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