Proseguendo sull’apprezzabile strada di un catalogo “semplificato”, la Gibson USA presenta per il nuovo anno due linee ben differenziate di solid-body, comprendenti gli stessi modelli in versione diversa; la nuova linea Traditional si mantiene fedele al suo nome nel rispetto delle basi storiche, mentre la versione aggiornata della linea High Performance offre altre chicche ai chitarristi più esigenti e meno legati al vintage.
Entrando nei dettagli, le chitarre Traditional 2016 mantengono in versione classica il tacco del manico e la sua larghezza, mentre le meccaniche sono di tipo vintage come gli intarsi in acrilico. Le componenti elettriche sono collegate con regolari saldature, lo switch per la selezione dei pickup è di tipo standard. Solo il capotasto TekToid concede qualcosa alla modernità nel materiale usato, la grafite.
Le cose cambiano nel caso della rinnovata serie High Performance, studiata esplicitamente per chi chiede prestazioni più elevate allo strumento. In questo caso, pagando qualcosa di più, è possibile usufruire di un manico leggermente più largo e comodo per il solista (con intercorda invariato, però), dotato di intarsi in vera madreperla, capotasto zero-fret regolabile in titanio come le sellette del ponte e attacco del manico alla cassa modificato per facilitare l’accesso alle note più acute.
Le meccaniche sono motorizzate grazie al sistema G-Force di ultima generazione, i legni ancor più selezionati. Per quanto riguarda la circuiteria, troviamo un selettore di pickup di tipo silenzioso e un sofisticato DIP switch per scegliere fra più di 150 opzioni di rewiring. Lo stesso astuccio in alluminio rinforzato, disponibile per alcuni modelli, rinforza l’impatto “tecnologico” di queste chitarre.
Tanta scelta e un’ampia gamma di prezzi che vanno da 899 a 2.899 euro per le Traditional, da 999 a 3149 euro per le High Performance, con riferimento in entrambi i casi ai modelli base e top di gamma, Les Paul CM e Les Paul Standard. Si tratta delle solid-body che hanno fatto la storia della musica moderna, Les Paul (7 modelli da CM a Standard, appunto), SG (4 modelli, con humbucker, P-90 o mini-humbucker), Firebird, Explorer e Flying V.
La base di partenza è quella delle forme e delle caratteristiche nate negli anni cinquanta del secolo scorso, magari con la cassa un po’ alleggerita nel peso e qualche piccolo upgrade. La proposta più accattivante è quella di una nuova tradizione in cui la memoria storica si fonde con la tecnologia moderna per colpire l’immaginario degli strumentisti più giovani in particolare. Dopo lo storico soprannome “fretless wonder” dedicato ai primi Les Paul Custom, sarà necessario coniare un nuovo slogan per i manici superveloci e le notevoli prestazioni di queste Gibson del 2016.
Per maggiori informazioni, potete collegarvi alla pagina delle novità 2016 sul sito web americano Gibson.
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