Salve MusicOffili, Simon Phillips è uno dei batteristi più noti ed apprezzati a livello mondiale, grazie alla sua lunga militanza nei Toto ma anche ai tanti progetti paralleli e collaborazioni, tra cui ricordiamo quelle con Joe Satriani, Whitesnake, Judas Priest, Pete Townshend e molti, molti altri (consultare la sua discografia completa è cosa assai ardua e richiede del tempo); noi di MusicOff abbiamo avuto la fortuna di incontrarlo prima dell’estate grazie alla data italiana del tour legato all’uscita del disco “Protocol III“, seguito del “Protocol II” del 2013 e del primo capitolo pubblicato nel 1988.
Phillips si è presentato con la sua band di tutto rispetto, che annovera tra i componenti nientemeno che Andy Timmons alla chitarra, Steve Weingart (Dave Weckl, Steve Lukather) alle tastiere e Ernest Tibbs (Allan Holdsworth, Andy Summers, Natalie Cole) al basso.Vi proponiamo oggi quindi una bella intervista condotta come al solito da Francesco Sicheri, in cui abbiamo chiacchierato con Simon a proposito del suo modo di lavorare sulla musica, del suo percorso personale, della sua strumentazione (TAMA, Zildjian) e di ogni altro aspetto ovviamente legato al progetto Protocol, oramai quasi trentennale.
Ringraziamo Mauro Antonazzi di Mogar Music Italia ed il tour manager Riccardo Saverio Cappelli per la loro sempre preziosa e gentile collaborazione.
Vi auguriamo quindi una buona visione, di fronte a questo straordinario musicista dall’esperienza praticamente sconfinata!
Foto di Francesco Desmaele
Intervista a Simon Phillips
Salve MusicOffili, Simon Phillips è uno dei batteristi più noti ed apprezzati a livello mondiale, grazie alla sua lunga militanza nei Toto ma anche ai tanti progetti paralleli e collaborazioni, tra cui ricordiamo quelle con Joe Satriani, Whitesnake, Judas Priest, Pete Townshend e molti, molti altri (consultare la sua
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