Ben ritrovati con il sesto appuntamento della nostra rubrica amici MusicOffili, proseguiamo con lo studio degli arpeggi con la nona addizionata, definiti add9, che si ottengono aggiungendo la nona maggiore alle triade maggiore, mentre il corrispettivo minore (madd9) presenta sempre la nona maggiore, ma su una triade minore (madd9) presenta sempre la nona maggiore, ma su una triade minore. Facciamo qualche esempio:
- C add9: C – E – G -D
- Cm add9: C – Eb – G -D
- F add9: F – A – C – G
- Fm add9: F – Ab – C – G
- A add9: A – C# – E – B
- Am add9: A – C – E – B
Nel primo lick utilizziamo delle forme diteggiate a due note per corda, mettendo in fila un arpeggio di A add9 (A – C# – E – B), uno di C#m add9 (C# – E – G# – D#) poi un B add9 (B – D# – F# – C#) e un E add9 (E – G# – B – F#). Come noterete dalla diteggiatura le voci non sono sempre disposte in fila, ma in modo da ottenere una posizione “confortevole” per i salti di ottava e una sonorità particolarmente gradevole. Il primo nasce dalla nona e prosegue su terza maggiore, quinta e tonica, mentre nel secondo abbiamo tonica, nona, terza minore e quinta; il terzo e quarto arpeggio seguono lo schema dei primi due. Ritmicamente eseguiamo il tutto in quartine di semicrome, da scandire in alternate picking.Nel prossimo esercizio andiamo a modificare delle comuni forme di arpeggio che di solito utilizziamo per suonare triadi in sweep picking. Alzando di un tono la fondamentale della seconda ottava otteniamo la nona aggiunta. La progressione è nella tonalità di Am e, oltre al Am add9 (A – C – E – B), troviamo G add9, C add9 e F add9. Ci sono alcune particolarità ritmiche: la seconda misura è in ¾ e i passaggi da un arpeggio all’altro avvengono quasi sempre in levare. Questo contribuisce a rendere meno statico il fraseggio, come potete notare ascoltando l’esecuzione audio.
La pennata da utilizzare è quella sweep: possiamo rallentare ulteriormente il lick per curare timing e fluidità della frase.Cambiamo completamente tecnica e vediamo come adattare i nostri add9 ad essere eseguiti con arpeggi in tapping. Un’idea può essere quella di mantenere la mano sinistra sulla posizione del powerchord e lasciare gli altri gradi dell’arpeggio alla mano destra. In realtà il risultato finale assomiglierà di più a una linea melodica accompagnata da un bicordo, ma questa melodia deriva proprio dall’utilizzo di tonica, terza, quinta e nona, cioè gli intervalli che formano gli add9 (Em add9 e G add9, oltre a una breve fuga sul F#m al termine della seconda misura).
Potete sperimentare il pattern partendo da un suono clean per poi aggiungere una leggera distorsione. Tenete conto che all’aumentare del gain il muting delle corde sarà sempre più necessario, onde evitare fastidiose sovrapposizioni di note.Buoni arpeggi, alla prossima!
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