Salve amici musicoffili, eccoci con il quarto appuntamento di questa breve guida per esercitare la nostra tecnica e la nostra velocità sullo strumento, spero che abbiate preso pratica dei precedenti metodi e come promesso passiamo ora all’aspetto maggiormente pratico, con una serie di schede definitive che vi aiuteranno a programmare il vostro lavoro in modo da agire razionalmente, con costanza, e trarre i maggiori benefici, col tempo, dai vostri esercizi sulla nostra amata sei corde (o sette o otto corde se siete chitarristi più “estremi”). Facciamo innanzitutto un breve riepilogo delle puntate precedenti, che avete sempre a portata di click cliccando sul tag “Giuseppe Bono” tra quelli elencati sotto al titolo di questo ed altri miei articoli:Warming-UpParla dell’utilità del riscaldamento, i modi in cui farlo, l’importanza del controllo della tecnica. Fa uso di uno schema applicato tramite la tecnica del 2 passi avanti e 1 indietro. Questo metodo sviluppa la concentrazione e prepara alla manualità e controllo.Velocità VirtualeTratta l’importanza della consapevolezza di se stessi sullo strumento e la velocità non effettiva.Velocità RealeCi rende consci di quale sia la nostra velocità effettiva e del limite come punto di partenza.
Dunque in definitiva si è parlato dell’impostazione mentale con cui mettersi davanti ad un esercizio o davanti ad un percorso che si vuole seguire in modo serio, per evitare più intoppi possibili e darsi più risposte possibili davanti a certe problematiche, superando certe preoccupazioni del tipo “aiuto non riesco più a suonare come prima“.
Si evince che più andiamo avanti con la velocità virtuale e più sotto ad essa si crea quella reale. In effetti la velocità virtuale è una crosta esterna alla velocità effettiva, che intanto cresce dentro.Ragazzi, andiamo al dunque! Vi presento la scheda definitiva! In realtà sono 3 esempi simili, flessibili per le vostre esigenze. Esse racchiudono una metodica innovativa su come studiare la tecnica-manualità, miscelando le impostazioni mentali di cui abbiamo discusso!Scheda Numero 1La scheda numero 1 è una scheda che chiamo “vuota”, poichè va riempita con una serie di simbologie! Se non lo aveste capito, non vi sto dando la pappa già pronta. Vi sto dando la possibilità di personalizzare, da soli, le vostre sessioni di studio, per le quali ho preimpostato un’unità di misura pari a 31 giorni, 26 giorni di esercizio e circa 5 di riposo. 5 Sono pochi ma noi sappiamo che “la scala per il successo non prevede l’ascensore” (in realtà potete riposarvi anche un paio di giorni in più, se volete).Come riempire la Scheda Numero 1Ecco quali simboli usare per personalizzare la vostra scheda:
- WU: Warming-Up, questo stratagemma già lo conoscete! In questa sessione giornaliera prenderete il vostro esercizio e lo eseguirete seguendo la tecnica del warming-up!
- B: Boost, spingerete in quel giorno il più possibile a velocità alte “rasentando” la vostra zona di errore/limite. Spingete abbastanza se la sessione di studio è breve.
- BV : Boost Variabile, accelerate e decellerate con scatti repentini oppure più morbidi. Questa sessione di studio non ha bisogno di metronomo.
- PM: Palm Muting, in quel giorno muterete le corde con il palmo della mano destra, ottenendo un suono più ritmico e “staccato”.
- R: Resistenza, ossia quel giorno vi piazzerete su una velocità sostenibile e ci marcerete con l’esercizio per molti minuti in modo da voler sviluppare una certa “resistenza” ai movimenti continui.
- asc: Andamento Ascendente della tecnica/box/arpeggio.
- disc: Andamento Discendente della tecnica/box/arpeggio.
Se invece volete creare una scheda per licks vi consiglio di aggiungere le seguenti diciture:
- VR: Variazione Ritmica della figurazione, potete spostare l’accento su una stessa figurazione o lick, per esempio sedicesimi, terzine, etc…, mantenendo le stesse note.
- VA: Variazione Armonica, potete variare il lick aggiungendo o sostituendo note diverse.
Mettiamo i simboli nel rigo orizzontaleMettiamo questi simboli nel primo rigo orizzontale da destra a sinistra nelle caselle piccole e sopra ogni numero in modo che, se per esempio mettiamo il simbolo “B” nella casella sopra il numero, per esempio 5, vorrà dire che il quinto giorno eseguiamo la tecnica del Boost, così funziona per il resto dei simboli da mettere sopra ogni giorno numerato!Mettiamo gli esercizi nella colonna verticaleNella colonna verticale a sinistra, invece, mettiamo a nostra scelta i vari tipi di esercizi da eseguire. Potete mettere qualsiasi esercizio, per esempio “arp mag box1” e continuare sotto con tutti gli altri box oppure inserire tutti i box pentatonci in successione uno sotto l’altro con la dicitura “box 1,2,3,4,5” o se avete una raccolta di licks numerati potete mettere lick n. 1,2,3,4,5 e così via. Vi potete divertire con tutto, con i legati o il tapping o altro ancora…Uniamo il rigo con la colonnaStabilisco una velocità di partenza, questo se avete letto le altre 3 parti, lo sapete fare. Stabilita questa in bpm, la inserisco nella casella sotto al numero 1 ma affianco alla casella lunga dove abbiamo scritto prima il tipo di esercizio da svolgere. Es.: il giorno 1 eseguo il box 1 a 65 bpm. Funziona un po’ come la Battaglia Navale…Andando avanti ogni giorno, inseriamo un nuovo valore metronomico, se quel giorno vediamo che in alto c’è la dicitura, per esempio “WU”, facciamo tutto quello che è spiegato per quella dicitura! Ossia applico il Warming-up su quell’esercizio specifico!Un consiglio: per ovvie ragioni, se mi trovo ad avanzare di 5 bpm al giorno e il giorno, per esempio 16, c’è scritto che devo applicare il Warming-up o il Boost, vorrà dire che andrò comunque avanti nei miei soliti 5bpm stabiliti e che dopo aver fatto “Boosting” non terrò conto della mia nuova velocità poichè col Boost non è effettiva, è virtuale (se avete letto l’articolo #2).Terrò solo conto della velocità che mi sto portando avanti giorno per giorno, in questo caso è 5 bpm ma sapete voi di quanto avanzare. Mi raccomando piccoli passi! In quella sessione andrò avanti normalmente e dopo essermi assicurato i miei sicuri 5 bpm, farò boosting incrementando il metronomo solo temporaneamente! Cioè: faccio boosting e nonostante sia aumentato molto il metronomo, segno comunque un incremento di 5bpm!
Questa tecnica di guardare avanti con la velocità virtuale (boosting e altro) e guardare al presente con la velocità reale da incrementare a piccoli passi rende perfetto tutto il sistema! Come si dice “Una botta al cerchio e una alla botte“.Riassumendo: non segnate la Velocità Virtuale del Boosting/Warming-Up ma segnate la velocità del metronomo graduale che state seguendo!Scheda Numero 2La scheda Numero 2 è un esempio completo di tutte le tecniche, ma in questo caso decidete solo gli esercizi da eseguire, segnandoli sotto la dicitura “esercizi”. Se mi voglio esercitare sul box n.1 della pentatonica potrei contrassegnare, ad esempio, la casella lunga come Pent Box 1.Scheda Numero 3La scheda numero 3, in fine, è una mia proposta abbastanza semplice di come potrebbe svilupparsi una scheda riguardante le scale o arpeggi o altro.Mi raccomando, tenete conto del fatto che se decidete di avanzare di parecchi bpm al giorno, “digerirete” meno facilmente la Velocità Virtuale e avrete bisogno di un tempo più lungo per assimilare il tutto. Se andrete a passi molto piccoli per ogni giorno che passa c’è una probabilità maggiore che la sessione sia già di vostra proprietà!Per qualsiasi domanda, non esitate a chiedere sul Forum di MusicOff!
Buono studio a tutti!Giuseppe BonoOfficial Facebook
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