Il progetto Prizeday viene fondato dal cantante e chitarrista messinese (ma ormai milanese d’adozione) Vittorio Tolomeo, il quale nel 2009 realizza un fortunato disco omonimo molto apprezzato non solo in varie parti d’Europa, ma anche in America. Solo due anni dopo Tolomeo deciderà di far evolvere il suono delle nuove canzoni in lavorazione in quel periodo e di fondare perciò una vera e propria band che prenderà appunto il nome Prizeday.
Dopo vari cambi di line-up, i Prizeday trovano un’impostazione definitiva: Gio “Charlie” Canti diviene il secondo chitarrista, mentre il bassista Francesco Orlandini e il batterista Giuseppe Brambilla vanno a costituire la solida sezione ritmica.Un anno importantissimo per i Prizeday è sicuramente il 2013. In quell’annata Tolomeo e soci si recano nel Regno Unito per promuovere l’Ep “War Zone”. Poi realizzano le musiche originali per l’omonimo video/cortometraggio di Marco Marchesi che viene presentato a Cannes e, come se non bastasse, iniziano e concludono le registrazioni dell’album “App Will Grow Like Feathers“.”App Will Grow Like Feathers” è stato pubblicato lo scorso 21 aprile per l’etichetta ByeByte. All’interno del disco ci sono ben tredici canzoni. Sono canzoni molto interessanti, ricche d’intensità, capaci di coinvolgere grazie a degli onesti arrangiamenti che mettono in luce un gusto particolare sia per il rock sia per l’elettronica. Intrigante è poi il giusto mix tra elementi sonori abbastanza wave e connotazioni più moderne, più “indie” se vogliamo. Capita infatti di scorgere qua e là rimandi alla musica dei Depeche Mode e degli U2, ma anche di avvertire “soluzioni” adottate negli ultimi anni da gruppi ormai piuttosto affermati come Editors e Kasabian.I brani in scaletta risultano essere abbastanza energici e quadrati. Hanno un buon tiro. Rarissimi sono i momenti in cui si avvertono particolari rallentamenti. Segno, questo, di come “App Will Grow Like Feathers” mantenga dall’inizio alla fine un mood abbastanza incalzante e coerente. Tutto è molto bilanciato al suo interno. Le chitarre svolgono compiti precisi senza mai osare, evitando così di coprire quanto di buono elaborato da tutto il resto. Il groove è discreto e ogni pezzo sembra funzionare.Forse l’unico difetto di questo album risiede nell’elevato numero di canzoni, il che comporta un minutaggio complessivo per certi versi un po’ eccessivo. Ma parliamo di dettagli. Nel complesso è un lavoro più che discreto. E infatti “App Will Grow Like Feathers” è promosso. Non a pieni voti, ma è promosso.Alessandro BasileGenere: Indie, Rock, ElettronicaLine-up:
Vittorio Tolomeo – voce, chitarre
Gio Canti – chitarre, cori
Francesco Orlandini – basso, cori
Giuseppe Brambilla – batteria, percussioniProgetti simili consigliati: A Classic Education, Charme, His Clancyness, Sixth MinorTracklist:
1. War Zone
2. Cross Of Summer Light
3. God Send Us A New Jesus
4. Civil Rights
5. Punk Singer For A Night In Berlin
6. Prism
7. Be Out Of This World
8. Techno Hell
9. We Sell The Rifles
10. Fight Of Flight
11. I Hate X Factor
12. Psycho Electro Love
13. Paradise
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