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Monica P – Tutto Brucia

A separare la stessa emozione dalla sensazione del percepire c’è un baratro, voragine in cui si nascondono a lungo i segni e i lasciti di ogni esperienza, di ogni momento ed ogni storia. Ognuno porta con sé le ferite o i ricordi di una storia che ne ha consumato o assorbito parte della coscienza, sono questi segni

A separare la stessa emozione dalla sensazione del percepire c’è un baratro, voragine in cui si nascondono a lungo i segni e i lasciti di ogni esperienza, di ogni momento ed ogni storia. Ognuno porta con sé le ferite o i ricordi di una storia che ne ha consumato o assorbito parte della coscienza, sono questi segni che spesso rimangono sotto pelle, nascosti ad un primo sguardo disattento oppure mascherati con semplicità.  Riportare a galla ciò che ha scavato nel profondo della sua vita, o nelle vite di altri, sembra essere il fine di Monica Postiglione, in copertina Monica P, artefice dell’album “Tutto Brucia“, uscito il 29 gennaio scorso per TF Records. Fin dai primi ascolti si percepisce un nebbioso background sonoro di tinte melanconiche, su cui si posano i testi di Monica P, sempre pronti a far emergere i particolari di quelle sensazioni che trovano maggior presa sull’animo umano. Non c’è voglia di ritrarsi dallo sperimentare tali momenti di così pungente introspezione, anzi, “Tutto Brucia” è l’espressione di quella volontà di aprirsi allo stordimento che le emozioni più intense possono regalare. Nuda nel buio“, è un ottimo esempio di quell’abbandono alla totale ricezione di ciò che corpo e mente possono assumere nel momento che precede la degenerazione per troppo sentire, è quello il momento giusto per fermarsi e tornare a scrivere musica e parole, è quello il momento in cui è nato “Tutto Brucia“. Il secondo album di Monica P arriva a dare un buon esempio di quella musicalità italiana riutilizzata sapientemente senza culminare in poco riusciti episodi di forzata esterofilia. La voce di Monica P è una lama che arriva a fondo nel suo intento di concretizzare, soprattutto a livello “atmosferico”, i brani della scaletta (si ascoltino brani quali “Lucida“, “Io sono qui” o “Tutto Brucia“). È difficile andare a trovare un giusto termine per definire il filo sonoro che si dispiega nel corso delle dieci tracce che compongono l’album. Il termine cantautorato non ci piace, non ci è mai piaciuto a dire il vero, troppo facile da fraintendere e troppo banale per racchiudere tutto. Monica P canta storie, imbevute in un fluido musicale dalle tinte spesso scarne ad un primo ascolto, ma sempre ben calibrate e lavorate in profondità per fornire al brano il miglior veicolo d’espressione. “Dove Sei” è esempio calzante per la solitudine di un basso legato ad un pianoforte imbevuto nel proprio riverbero, che fanno da perfetta ambientazione per la voce, protagonista, insieme al testo, nella comunicazione del brano. “Tutto Brucia” è ricco di variegate influenze, mantenendo sempre come matrice di base un sound rock-alternative, in cui, qua e là, fanno capolino tinte elettroniche che aiutano l’album nel tentativo di straniarsi dall’attesa d’ascolto. Le scelte sonore spaziano in un range che va dalla delicatezza più eterea al canto distorto di una chitarra “presa per le corde”. A porre la ciliegia su questa produzione arrivano alcuni nomi interessanti, che indubbiamente non costruiscono il talento, già proprio di Monica P, ma valorizzano in alcune sfumature non secondarie la produzione generale. Dietro il missaggio di “Tutto Brucia” troviamo troviamo le mani di Franco Naddei e JD Foster, musicista e produttore statunitense che ha già servito The Vulgar Boatmen, Vinicio Capossela, Il Pan del Diavolo, Richmond Fontaine e Calexico. Infine è però Hugo Race a spiccare fra tutti gli illustri collaboratori citati tra le fila del disco, fondatore insieme a Nick Cave dei The Bad Seeds, e partecipe del brano “Come un cane“. Al suo secondo appuntamento discografico Monica P ha costruito una trama fitta di colori musicali, da una base semplice e fuligginosa emergono le pennellate più decise che disegnano i tratti dei racconti che compongono l’album. Sono storie da vivere e riascoltare quelle di “Tutto Brucia“, storie diverse fra loro che trovano però collocazione unica e uniforme nel disco che le racchiude. Quando la musica in Italia crede di non avere proposte, se non quelle che solcano le onde radio più mainstream, arrivano i dischi come “Tutto Brucia“, pronti a ricordare che al di là di ogni gusto personale la vena artistica nostrana gode ancora di ottima salute e qualità.
Avvolgente, profondo e conturbante. Francesco SicheriGenere: Rock/Alternative/Cantautorato

Tracklist:
1. Lucida
2. Io sono qui
3. Ridotta all’osso
4. Nuda nel buio
5. Mentre balli
6. Tutto brucia
8. Come un cane (feat. Hugo Race)
9. Dove ei
10. Mai più
11. Lasciami entrare