Il termine “dime novels” veniva utilizzato per etichettare i romanzi di consumo, economici e scadenti, che andavano di moda negli Stati Uniti del XIX secolo; romanzi “da quattro soldi” (un dime equivale proprio a 10 cents) che, a dispetto del titolo scelto da Marco Machera, hanno in comune con il seguito del buon “One Time, Somewhere” solamente l’essere narrazioni in lingua inglese; la musica del giovane cantautore si distingue, infatti, per un’ambizione artistica completamente estranea a quel tipo di letteratura.Un’ambizione inconfondibile fin dalle deliziose atmosfere di “The Sky“, sognanti, tra esotismo e grande forza espressiva, che aprono l’album mostrando immediatamente il carattere del lavoro di Marco: una musica lontana dai banali gingilli del Pop più diffuso e incentrata, invece, su ritmi più riflessivi, quasi letterari, che fanno da impalcatura a paesaggi suggestivi e molto vari. Paesaggi che spaziano dal vodoo psichedelico di “Big Juju Man” al banjo di “Ham on Rye” (sulle orme dei Mumford & Sons), dal minimalismo evocativo di “Out of the Blue“, “Sing for You” e “The Sky Part II” alla sottile vena ironica (da cui deriva anche il titolo del lavoro) che emerge nella dolcezza pungente di “The Ugly Song“, nella divertente e movimentata “The Art of Cliches” e, infine, nell’epicità cinematografica che accompagna le “eroiche” gesta di “John Porno“.Nonostante Marco Machera sia giovane e “Dime Novels” sia solamente il suo secondo album, il ragazzo ha un curriculum ed esperienza invidiabili (ha condiviso il palco, tra gli altri, con musicisti di calibro internazionale come Marillion e Paul Gilbert), che si riflettono sulle prestigiose collaborazioni che può vantare in questo disco: il batterista Pat Mastelotto, il bassista Tony Levin e Markus Reuter con la sua innovativa U8 Touch Guitar.
Non sorprende, quindi, che la qualità strumentale complessiva dell’album sia impeccabile, e anche la scelta dell’inglese ben si sposa con la cadenza melodica dei vari brani (probabilmente più dell’italiano, con cui comunque speriamo Marco possa, prima o poi, provare a sperimentare). Tirando le somme, con “Dime Novels” Marco Machera conferma le buonissime impressioni del debutto: un lavoro eclettico, tra Pop e musica Progressive, composto con una tale maestria e attenzione ai dettagli non dovrebbe assolutamente passare inosservato.
Lineup:
Marco Machera – voce, basso, chitarra, banjo, ukulele, samples, drum programming, percussioni
Francesco Zampi – violoncello, piano, hammond, samples, drum programming
Pat Mastelotto – batteria
Tony Levin – NS Upright Bass
Markus Reuter – U8 Touch Guitar
Andrea Faccioli – chitarra
Jennifer Maidman – cuatro
Pete Donovan – basso
Kevin Andrews – basso
Tracklist:
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