In un mondo privo di riguardo per l’individuo, nasce dal sottosuolo un sentimento di ribellione che inizialmente, senza fare troppo rumore, si insinua nella mente di tutti quelli che, di lì a breve, diventeranno fedelissimi sostenitori. Esattamente da un sottosuolo di sofferenza repressa fino al limite, sembra arrivare questo “B.S.B.E”, disco omonimo dei Bud Spencer Blues Explosion, duo italiano, votato a scuotere dalla testa ai piedi anche coloro che tentano di restarne in disparte.Una miscela di blues e rock, con venature melodiche che strizzano l’occhio al pop, tutto legato da un’attitudine realmente die hard restia a qualsiasi compromesso. Il biglietto da visita dei nostrani “Bud” è un pugno dritto nei denti a tutti coloro che dal bel paese si aspettano solo canzonette, un disco in barba a quella fetta di pubblico che classifica “rock” solo la musica proveniente da oltre i nostri confini.Fin dalla prima traccia lo spirito è dei più ferrei, sincero e senza troppi fronzoli, deciso fino alla meta, passando da “Mi sento come se” a “Frigido” il disco mette subito in gioco diverse carte vincenti che stanno in una fosca atmosfera generale e nel groove che la chitarra di Viterbini riesce ad imbastire intrecciandosi con il drumming di Cesare Petulicchio. Il duo è rodato, tanto che ci si accorge di trovarsi di fronte ad una registrazione in studio solo quando alcune sovraincisioni arrivano a darne conferma, l’intero lotto viaggia su un tiro strettamente connesso all’energia del live.La fusione di diverse estrazioni e l’intento di voler escludere la sezione di basso, scelta già intrapresa da altri colleghi sicuramente più noti al pubblico mondiale, porta ad un risultato quanto mai fuori dagli schemi per la scena italiana. Bisogna infatti ricordare che sempre di una band italiana stiamo parlando, non solo per paese natio ma anche per scelta consapevole. I testi, interamente in lingua nostrana, sono una particolarità non indifferente per i territori sonori su cui Cesare e Adriano si muovono. La modalità è sicuramente ben collaudata e le fonti d’ispirazione di gran riguardo: come lo stesso Viterbini racconta i The Black Keys sono fra i principali riferimenti, ma c’è molto altro sotto le note e le parole dei nostri.Sembra acido corrosivo quello che trasudano le tonnellate di Big Muff riversate nei riff di “Frigido” alla quale segue uno dei brani più sorprendenti del disco, “Hey Boy, Hey girl”, famosa hit dei Chemical Brothers. Nessuna scelta poteva essere più azzeccata, il brano riprende stupendamente le tinte polverose di questo lavoro e resta sempre in totale sintonia con lo spirito Bud Spencer, trasformando così un brano d’elettronica in un pezzo rock che non stacca mai il piede dall’acceleratore.Il disco morde e trascina tanto che ci accorgiamo, forse in ritardo, di essere arrivati a metà dell’opera. Proprio nel bel mezzo del party la vena più melodico-intimista del duo viene alla luce in due brani, “Qualsiasi qualunque” e “Altri pensieri”, che, seppur distanti dal resto del lotto, ne addolciscono i toni senza minarne il naturale continuum.Non c’è molto tempo per riflettere perché il potente jab italiano torna a farsi sentire con la stessa forza di quello di Spencer, quello dei film, colpendo senza remore con “Esci piano”, cover del brano di Alex Britti e Kunstler presente nella colonna sonora del film “Stressati”. Un tributo al blues in versione “Bud” acido e incazzato dal titolo “Blues” per l’appunto, “Metereopatia” che strizza l’occhio all’easy listening e il ruggito di “Fanno meglio” sono i tre brani che mettono la parola fine a questo primo album dei Bud Spencer Blues Explosion.Trentadue minuti totali, dodici tracce e due soli musicisti per un progetto che nell’ultimo biennio non è certo passato inosservato, pur andandosi ad infilare in un filone musicale che rasenta l’alternative, macchiandolo qua e là con diverse colorazioni. Va, infatti, ridefinito un po’ il significato della parola “alternative” per giudicare questo disco, perché per quanto riguarda i Bud Spencer Blues Explosion parliamo di vera e propria “alternativa” più che di “alternative”. Un disco per tutti quelli che non fanno che lamentarsi del panorama italiano solo perché troppo pigri per cercare a fondo fra le tante uscite, un album per coloro che preferiscono nascondersi dietro facili qualunquismi riguardo il rock nostrano piuttosto che ammettere la bontà di album come questo.Una vera alternativa dunque, pura, diretta, sincera e senza fronzoli o compromessi, questo B.S.B.E è un disco rock nella sua miglior forma, made in italy fino in fondo. Forse è ora di smettere di crogiolarsi in luoghi comuni ormai abusati e dare a progetti di questo calibro una reale possibilità.
La musica italiana ha ancora tanto da offrire in molti ambiti ed i Bud Spencer Blues Explosion ne sono una prova evidente.Tracklist:
Francesco “edward84” SicheriBSBE Website
Anno: 2009
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