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Andrea Balestra – Painting On Silence

Etichetta: Spleen RecordsGenere: Rock/Blues strumentaleProgetti simili consigliati: Andrea Balestra - Fine Arts Avenue; Carl Verheyen - Mustang Run; Thomas Blug - Soul and PepperLine Up: Andrea Balestra - guitar; Matias Alvear Fall - bass; Dario Benzoni - drums; Bobby "Hurricane" Spencer - saxTracklist:1 - Prelude2 - C

Virtuosismo, gusto e originalità sono qualità assai rare, specie se le si cerca in una persona sola: Andrea Balestra, messinese di nascita e americano di adozione, ha spesso dimostrato di avere in sé questi connotati, che lo rendono indubbiamente un musicista completo. “Painting on silence“, il secondo lavoro della carriera solista intrapresa, è certamente un album che mette in vetrina le doti di Andrea e dei grandi nomi che lo affiancano in questo progetto di gran classe, nomi che rappresentano quel quid in più che rende il lavoro musicalmente affascinante.

Nove sono le tracce contenute nel disco, con quasi altrettante collaborazioni illustri del panorama rock/blues mondiale. Ad aprire la scaletta “Prelude“, un brano molto soft, attento e delicato, un vero e proprio preludio di intensa musicalità, un assaggio di ciò che accadrà nelle tracce a seguire, a cominciare dalla rivisitata “Come together“, con l’eccelso contributo di Carl Verheyen. Il terzo brano “Anubis“, frizzante ed avvolgente, vede la partecipazione di Dave Hill tra le trame di un rock/blues che piace parecchio e diverte.

Dark White Skies” vede come protagonista, oltre a Balestra, anche il suo ospite Julian Kasper, con dei fraseggi virtuosi ricchi di groove e emozionalmente profondi. “Bulldozer” ospita invece il talentuoso Scott Henderson, la collaborazione è impreziosita da un feeling chitarristico tra i due percepibile durante l’intera esecuzione.

La sesta traccia delle selezione, “Cafe Rojo“, ricama uno spazio introspettico per il giovane chitarrista, che si ritrova infatti a tessere delle trame dallo spirito blues apparentemente riflessive, come a volersi dedicare 5 minuti e 35 secondi di pura intimità. Durante l’ascolto si ha la sensazione di guardare una sessione musicale di Andrea attraverso lo spioncino d’una porta: un vero spettacolo.

Dopo questa oasi musicale, l’album riprende il suo ritmo incalzante e scandito dagli ospiti che si susseguono tra le tracce in esecuzione. È il turno di John Pisano, che accompagna Balestra durante la lenta e raffinata melodia di “Painting on Silence“, la title-track. L’ottava traccia, la seconda cover presente nell’album è “Round Midnight“, e vede la partecipazione di Steve Trovato, in quella che sembrerebbe esser la miglior cover realizzata, da quando il brano venne scritto da Monk. Un tripudio di dolcezza, accuratezza e precisione, fa da padrone indiscusso di questo ottimo brano.

Chiude questo impegnativo e grande lavoro “Coda“, un brano che in qualche modo riprende la traccia d’apertura, sia per ritmo che per leggiadria, tanto da far pensare ad una interessante struttare circolare, che dona un senso ancor più profondo all’intero CD.
Un progetto eccellente quello di Andrea Balestra, un lavoro solista strumentale capace di non annoiare, piuttosto capace di incuriosire sempre più di brano in brano, cambiando continuamente canovaccio, esecutore ed trama. Una formula perfetta che non stanca, che si fa amare ed ascoltare.

È un plauso meritato quello che facciamo ad Andrea, un plauso che sicuramente ogni ascoltatore tributerà a sua volta.

Stefano Di Maria

Etichetta: Spleen Records
Genere: Rock/Blues strumentale
Progetti simili consigliati: Andrea Balestra – Fine Arts Avenue; Carl Verheyen – Mustang Run; Thomas Blug – Soul and Pepper
Line Up: Andrea Balestra – guitar; Matias Alvear Fall – bass; Dario Benzoni – drums; Bobby “Hurricane” Spencer – sax
Tracklist:
1 – Prelude
2 – Come Together (Carl Verheyen)
3 – Anubis (Dave Hill)
4 – Dark White Skies (Julien Kasper)
5 – Bulldozer (Scott Henderson)
6 – Cafè Rojo
7 – Painting On Silence (John Pisano)
8 – Round Midnight (Steve Trovato)
9 – Coda